
Prima la CNN, poi il New York Times, infine la Harvard University: l’Italia è stata messa alla gogna per le misure anti Covid-19 adottate: in sostanza, rischi inizialmente sottovalutati e tanti errori.Hanno ragione, beninteso. Inizialmente in tanti hanno sottovalutato l’epidemia, e certamente si sono commessi errori a iosa. Contrariamente a quello che dice il proverbio, un male comune non è per niente gaudio, né intero, né a metà. È semplicemente un male che cresce di dimensione. Ma CNN, “New York Times”, Harvard University analoga severità dovrebbero riservare ad altri Paesi.Vogliamo cominciare dalla Cina, dove inizialmente è scoppiato il primo, letale, focolaio? Per dolo o per colpa, qui poco importa, loro per primi hanno sottovalutato, commesso errori, si sono illusi di poter contenere l’incontenibile. Poi hanno dichiarato un cessato allarme, solo che non sembra che sia così. Il Covid-19 continua a colpire e mietere vittime.
Il Regno Unito e la Francia anche loro in quanto a leggerezza e sottovalutazione non scherzano. Emmanuel Macron non si è neppure peritato di spostare il primo turno delle elezioni amministrative. Poteva essere una strage, non lo è stata solo per la scarsa affluenza alle urne; e comunque sia Londra che Parigi oggi fanno i conti con il “Carogna-Virus” esattamente come noi; e senza che la nostra esperienza sia loro servita a qualcosa. Per la Spagna non c’è neppure bisogno di sprecare una parola, quello che accade in quel Paese è sotto gli occhi di tutti. Infine, gli Stati Uniti: il presidente Trump ha da tempo perso tutta la sua baldanza e arrogante supponenza. Ora si limita a dire che andrà bene se ci saranno “appena” centomila vittime; e non parliamo della gravissima crisi economica che già è in corso e che nelle prossime settimane produrrà effetti letali, farà precipitare il paese in una crisi di cui pochi hanno compreso le dimensioni.
Questo per dire che con tutta l’italica leggerezza e sottovalutazione, chi ci rimprovera non ha operato e non opera in modo migliore e più efficace. Anzi…In Italia il cittadino è oppresso e vittima di diaboliche burocrazie che tutto paralizzano e sono un calvario nel calvario. Ma ancora non si è arrivati all’assurdo che si è consumato negli Stati Uniti: punito perché ha fatto di tutto per salvare i suoi marinai. L’odissea della “Roosevelt”, la prima portaerei nucleare americana colpita dal virus, sembra non avere fine. Il vertice dell’Us Navy rimuove il comandante Brett Crozier, che ha scritto ai suoi superiori chiedendo di evacuare la nave per impedire che il morbo decimasse l’equipaggio. Non lo si ritiene responsabile di avere fatto trapelare la missiva al San Francisco Chronicle, rendendo la cosa un affare internazionale; piuttosto è colpevole di non aver mostrato “adeguata professionalità”. La portaerei non è impegnata in nessun conflitto. Tuttavia il Pentagono vuole che rimanga in condizioni di combattere; pazienza se un centinaio di marinai sono knockout per il Covid.19.
Sicuro: in Italia si raggiungono livelli di tragica farsa. In altri Paesi forse il black out dell’INPS andata in tilt nel momento in cui massimamente avrebbe dovuto funzionare, come minimo avrebbe reso “automatiche” le dimissioni del suo presidente, l’inamovibile Pasquale Tridico, “protetto” dallo scudo pentastellato che a suo tempo ha messo il timbro alla sua nomina. E Domenico Arcuri sarebbe stato chiamato a rispondere dell’invio di mascherine non autorizzate per uso sanitario. Non parliamo della babele di circolari e disposizioni che partono a raffica, dalla presidenza del Consiglio, dal ministero dell’Interno, dalle sedi dei governi regionali. È una commedia che neppure la fervida fantasia di Eduardo Scarpetta avrebbe saputo immaginare: il ministero dell’Interno che invia una circolare che autorizza un genitore ad accompagnarsi con un minore (si è minori fino al 18esimo anno d’età), per una manciata di minuti, e a poca distanza da dove si abita. Poi si chiarisce che significa che il minore può accompagnare il genitore che va a far la spesa. Poi scende in campo (televisivo) il presidente del Consiglio che avverte: non è cambiato nulla, per quel che riguarda le “attività motorie all’aperto” non cambia nulla; e nel frattempo un buon numero di presidenti di Regione fa sapere al Viminale che per quel che riguarda l’autorizzazione “grazie, ma anche no”. Meglio degli slapstick dei fratelli Marx.
Non è vero, come si dice (ora un po’ meno) che “tutto andrà bene”, che “tutto tornerà come prima”. Non va e non andrà tutto bene; e guai se tutto dovesse tornare come “prima”. Sarebbe come dire che non abbiamo imparato nulla da questa storia. “Tutti speriamo di vedere la luce in fondo al tunnel e li inizia il difficile perché bisognerà star fermi. E non bisogna ascoltare qualche imbecille che dice di correre perché il virus corre più forte. L’Istituto Superiore di Sanità ci dirà come fare”. Così Pierluigi Bersani, riferendosi al leader di “Italia Viva” Matteo Renzi che auspica un veloce ritorno alla vita. Come si fa a non essere d’accordo? E come non essere d’accordo con Pierluigi Castagnetti, ultimo segretario del Partito Popolare, quando dice: “Una volta che sarà cessata l’emergenza dovremo interrogarci. Siamo stati soltanto molto sfortunati oppure c’è dell’altro? La verità è che non eravamo pronti. Gli scienziati da almeno dieci anni mettevano in guardia da una pandemia, eppure nessun governo se ne è fatto carico… Purtroppo questioni così rilevanti per l’umanità non finiscono mai stabilmente al centro del dibattito politico…mai, come in questa occasione, il potere ha mostrato tutta la sua impotenza. Non si può continuare, com’è avvenuto da almeno 40 anni a questa parte, con delle politiche del qui ed ora. Bisogna elaborare dei disegni strategici, avere orizzonti lunghi”.
Scoperta dell’acqua calda? Intanto il potersi lavare con l’acqua calda e non fredda è stata sicuramente una grande scoperta. Comunque non diamo per scontato questo buon senso. Perché chi naviga” nel web, i mitizzati “social” si imbatte in cose di questo tipo: “È un complotto americano… il coronavirus non esiste… io esco quando voglio” (Eleonora Brigliadori). “Forse si tratta di guerra batteriologica da parte degli Stati Uniti… Gli Stati Uniti vogliono colpire i paesi non allineati” (Diego Fusaro). “Inizio a credere che il coronavirus sia una grandissima operazione di abbattimento dell’economia cinese ed europea e di distrazione di massa per aprire le porte a operazioni militari di vastissima scala di cui oggi si sa pochissimo…” (Gabriele Muccino).
Meglio chiudere con Elena Pagliarini. È l’infermiera, uscita dalla quarantena, che tempo fa, dopo giorni e giorni di fatica, sofferenza, lavoro, letteralmente crolla sulla tastiera del computer dell’ospedale. Elena torna in prima linea, al lavoro. Vale per tutte: viva Elena e le ragazze come lei.
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