Coronavirus. 6 aprile: 132.547 i casi totali, 16.523 i decessi, 22.837 i guariti. In calo i ricoveri. Ma ancora troppa gente in strada nel week end. Negli Usa, superati i 10mila decessi su 350mila contagi

Coronavirus. 6 aprile: 132.547 i casi totali, 16.523 i decessi, 22.837 i guariti. In calo i ricoveri. Ma ancora troppa gente in strada nel week end. Negli Usa, superati i 10mila decessi su 350mila contagi

Sale a 132.547 il numero di casi totali di coronavirus in Italia, +3.599 rispetto a ieri. Si conferma dunque il trend in calo della crescita: ieri l’aumento era stato di 4.316 nuovi casi, sabato di 4.805. Dal bollettino odierno della Protezione civile emerge poi che i decessi sono 16.523, +636 rispetto a ieri, quando l’aumento era stato di 525. I guariti sono cresciuti di 1.022 unità (ieri di 818), portando il totale a 22.837. Cala dunque la crescita delle persone attualmente positive, +1.941 oggi (contro i 2.972 di ieri), per un totale di 93.187. Si conferma anche il buon trend sui ricoveri: quelli in degenza ordinaria salgono di appena 27 unità (ieri erano addirittura scesi di 61), portando il totale a 28.976. Quelli in terapia intensiva invece confermano per il terzo giorno di fila il calo assoluto: -79 oggi (contro -17 di ieri), con il totale che scende a 3.898. Infine, 60.313 persone positive sono in isolamento domiciliare. I tamponi effettuati, in totale, sono 721.732. “Sono dati confortanti, effetto delle misure di contenimento messe in atto, a partire dal distanziamento, risultato degli sforzi quotidiani di tutti” ha detto Luca Richeldi, pneumologo del Gemelli. Dati che fanno anche sperare sull’inizio della fase due, indicata per ora al 13 aprile, ma ancora difficile da confermare come ha spiegato il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli: “una volta fatte le valutazioni tecnico scientifiche, spetterà ai decisori politici quando ci sara’ la fase due.

Cresce ancora il numero dei medici vittima del coronavirus in Italia

Stando ai dati riportati dalla Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei medici che da circa un mese aggiorna il triste elenco, dall’inizio dell’epidemia sono 87 i camici bianchi che hanno perso la vita nella lotta alla pandemia. Nel frattempo, il capo della Protezione civile, Angelo Borrelli, fa sapere di avere firmato un’ordinanza che istituisce un Fondo per provvidenze destinate a familiari dei sanitari deceduti, alimentato dalla famiglia Della Valle. Dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, arriva invece un appello a rimanere uniti: “Di fronte agli ostacoli più ardui possiamo avere momenti di difficoltà ma l’Italia dispone di energia, di resilienza e di una volontà di futuro che ha radici antiche e che, nei passaggi più difficili della nostra storia, è sempre stata sostenuta da una convinta unità del popolo italiano. Oggi questo senso di solidarietà e di condivisione rappresenta un patrimonio prezioso a cui attingere per superare l’emergenza di questi giorni”. Buone notizie sul fronte mascherine con 620mila pezzi di Ffp2, prima tranche del milione destinato ai sanitari dalla Protezione civile, distribuiti agli Ordini dei medici. I dispositivi saranno assegnati dando priorità ai professionisti esposti che non hanno mai ricevuto o ottenuto protezioni in quantità sufficiente, come i medici di medicina generale e i colleghi della continuità assistenziale. “È un supporto straordinario – sottolinea il presidente della Fnomceo, Filippo Anelli – che non interferisce e non è alternativo ma suppletivo al canale distributivo ufficiale e viene a rimarcare la funzione degli Ordini territoriali come organi sussidiari dello Stato a tutela della professione, perfettamente inseriti nell’attività dell’apparato statuale”.

Usa, il numero di decessi supera i 10 mila su oltre 352 mila contagi

Sono 10.366 i morti per Covid-19 negli Stati Uniti, su almeno 352.083 casi, secondo quanto emerge dai dati della Johns Hopkins University. Lo riporta l’emittente “Cbs”. Gli Usa restano saldamente al primo posto per numero totale di contagi nel mondo, più dell’Italia e della Spagna messi insieme. Nelle ultime 24 ore negli Stati Uniti sono stati contati oltre 15 mila nuovi casi e più di 500 morti per Covid-19. Il totale comprende casi da tutti i 50 Stati federali, nonché tutti i cittadini statunitensi infettati all’estero e rimpatriati. L’Italia è attualmente prima nel mondo per numero di decessi, oltre 16 mila, mentre la Spagna è al secondo posto con circa 13 mila decessi. Secondo diversi esperti, questa settimana gli Stati Uniti potrebbero conquistare il primato mondiale per numero di decessi. Sono 5.478 i nuovi contagi di Covid-19 in Spagna nelle ultime 24 ore e 694 i nuovi decessi, rende noto ancora la Johns Hopkins University, aggiornando così a 131.646 il totale delle persone contagiate dal coronavirus in Spagna e a 12.641 quello dei morti. La Francia registra altri 833 morti nelle ultime 24 ore tra ospedali e case di cura, il più alto numero di vittime in un giorno dall’inizio dell’epidemia di coronavirus. Il totale dei decessi è 8.911. “Non abbiamo raggiunto il picco”, ha avvertito il ministro della Salute, Olivier Veran.

Weekend a spasso in Italia, 20 mila i denunciati. Più controlli sulle strade in vista di Pasqua e Pasquetta

Dal surfista al fedele che non vuole rinunciare alla messa nella domenica delle Palme, agli irriducibili della festa del sabato sera. Tra il sacro e il profano è stato un weekend di ‘libere uscite’ di massa, nonostante i divieti. Sono stati infatti ben ventimila i denunciati dalle forze dell’ordine in due giorni; domenica il picco (11mila), con il il tasso dei trasgressori che si è alzato al 5,9% dei controllati rispetto al 3,7% registrato dall’11 marzo. Un dato che preoccupa il Viminale in vista nella Pasqua e dei ponti di primavera. L’indicazione è dunque quella di rafforzare ulteriormente i controlli sulle strade per intercettare gli spostamenti vietati. Senza contare che anche la criminalità si sta adeguando al coronavirus: le mafie stanno reclutando tra chi è rimasto senza reddito, si intensifica lo spaccio, le rapine agli esercizi rimasti aperti come alimentari e farmacie ed i furti a quelli non più presidiati per effetto della chiusura. La Direzione centrale anticrimine della Polizia ha così invitato tutti i questori ad alzare l’attenzione. Tra sabato e domenica sono state 415.845 le persone controllate: 20.445 i sanzionati, la stragrande maggioranza per non aver rispettato i divieti di spostamento: 101 per false dichiarazioni e 35 per violazione della quarantena. Gli esercizi commerciali controllati sono stati 153.902: 288 titolari sono stati sanzionati, per 51 è stata decisa la chiusura dell’attività. Complessivamente, dalla data di inizio dei divieti di spostamento, lo scorso 11 marzo, i denunciati per violazioni ai divieti anti-contagio sono stati quasi 188 mila su 5 milioni di persone controllate. I denunciati per violazione della quarantena sono stati 419 da quando è stata introdotta la fattispecie. Loro rischiano il carcere da 1 a 4 anni per aver attentato alla salute degli altri cittadini. Tra i sanzionati del weekend sei giovani che nella serata di sabato si erano ritrovati a casa di uno di loro, alla periferia di Pavia, per trascorrere qualche ora all’insegna di alcol e divertimento. Poco divertiti, però, i vicini che hanno chiamato la polizia. Per il gruppo multa per complessivi 2.400 euro (400 a testa). A Livorno i carabinieri sono intervenuti in una chiesa perché la funzione per la Domenica delle Palme era troppo affollata: solo in 5 erano autorizzati dal sacerdote a seguirla, una dozzina sono stati identificati dai militari ed ora rischiano la multa. In tutta Italia, comunque, le prefetture hanno dato indicazione alle forze dell’ordine di rafforzare il monitoraggio in vista di Pasqua e degli altri ponti di primavera, quando sarà particolarmente difficile trattenere gli italiani in casa. Ci saranno così controlli più serrati, rigorosi, frequenti e organizzati in modo coordinato ed incrociato, per evitare il più possibile esodi, gite fuori porta, ricongiungimenti familiari improvvisi, trasferimenti non giustificati nelle seconde case.

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