Le sardine a piazza Santi Apostoli a Roma, “siamo 7 mila”. Chiedono la cancellazione dei decreti Salvini e maggiore attenzione per la capitale, in vista delle elezioni del 2021

Le sardine a piazza Santi Apostoli a Roma, “siamo 7 mila”. Chiedono la cancellazione dei decreti Salvini e maggiore attenzione per la capitale, in vista delle elezioni del 2021

‘Bella Ciao’ ha concluso la manifestazione delle Sardine a Santi Apostoli a Roma, cantata dal pubblico che ha gremito in buona parte la piazza. “Siamo 7 mila”, e’ stato annunciato dal palco.  Le Sardine così tornano in piazza a Roma, chiedono al governo la cancellazione dei decreti sicurezza, attaccano duro Luigi Di Maio e il M5S, ma criticano anche il Pd per la politica sui migranti. Lo scopo dell’evento è quello di mandare un segnale per la rinascita di Roma. Un messaggio politico a un anno dalle prossime elezioni amministrative nella Città eterna, in cui le Sardine promettono di esserci e di fare la propria parte. Non certo in sostegno dell’attuale sindaca, Virginia Raggi. E questo traspare dagli oratori che si alternano al microfono. Di sicuro non ci sarà appoggio al Movimento 5 Stelle, né al suo ex capo politico. Come sempre “armate di gentilezza e con la certezza che ascolto, tolleranza e solidarietà siano i migliori antidoti contro populismo, razzismo e sovranismo”, le sardine hanno manifestato senza colori politici. Davanti, sotto al palco dal quale si sono alternati gli interventi, lo striscione “sardina amplifica sardina #Roma non abbocca”. Ed ancora “L’amore costruisce, l’odio affonda – sardine Antifasciste”. In piazza anche esponenti dell’Anpi, del Baobab, della Casa internazionale delle donne e di Amnesty. E’ l’inizio del tour a Sud – Napoli, Lecce e Taranto – e poi di nuovo su, verso Toscana e Marche, regioni che andranno presto al voto. E’ la nuova fase del movimento, che prelude all’incontro nazionale di Scampia a metà marzo per decidere cosa essere. Mancano Mattia Santori, il leader nazionale, e gli altri tre fondatori, impegnati a Bologna per la manifestazione di lunedì a sostegno di Patrick Zaki, lo studente egiziano detenuto nel suo Paese. E cosi’ il palcoscenico – tra partigiani, femministe e migranti – se lo prendono Jasmine Corallo – portavoce Calabria – e soprattutto Lorenzo Donnoli e Massimiliano Perna, esponenti di Emilia Romagna e Sicilia.

Proprio su Zaki il primo va duro sul ministro degli Esteri, “che si fa i selfie mentre Patrick è in mano ai torturatori, è indecente anche come leader di un partito”, dice Donnoli. Perna invece si concentra sui migranti. Scontate le critiche all’avversario per antonomasia Salvini, il movimento chiederà al premier Giuseppe Conte di cancellare i decreti sicurezza, nell’incontro che ancora non è fissato. Ma ce n’è anche per il Pd, il partito più vicino alle Sardine. “Possono anche ringraziarci per avergli dato una mano in Emilia e invitarci alle assemblee, ma bisogna cambiare strada”, scandisce Perna. E ricorda che Andrea Orlando da ministro ha “ridotto i gradi di giudizio per i ricorsi dei rifugiati” e Marco Minniti “firmato i memorandum con la Libia”, dove sono sorti i lager. “E’ ora che Zingaretti faccia vedere il cambiamento che ha annunciato”, dice poi alla stampa Donnoli, militante Lgbt, che chiede anche una legge sulla transomofobia e le nozze paritarie.

Ma è con il M5S che la polemica è più dura. “Le nostre piazze non sono riempite con i pullman, sono spontanee”, afferma Cristallo. E al viceministro Stefano Buffagni che si chiede chi paghi per il palco delle Sardine, “come quello degli U2”, rispondono con le cifre della raccolta fondi: “Non abbiamo nessuno dietro, noi”. “M5S partitino che fa buffonate”, ancora Donnoli, “ma una parte del loro elettorato non lo condivide”. Un MoVimento delle origini, più di sinistra, con cui le Sardine potrebbero dialogare, sembra l’auspicio. Da domani si pensa a Scampia: Santori sarà a Napoli per tastare il terreno in una regione dove il M5S è ancora forte e il ‘congresso’ di marzo nella periferia simbolo suscita qualche diffidenza in chi lotta sul territorio da anni. Obiettivo “parlare con le realtà sociali” e smentire chi li considera, denigrandoli, creatura del Pd o una sorta di movimento giovanile dell’establishment.

“Bella piazza Santi Apostoli piena di Sardine che manifestano contro populismo, razzismo e sovranismo. Anche a Roma c’è tanta voglia di esserci e di contare. La partecipazione è il motore della democrazia” scrive in un post su Twitter il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, candidato del centrosinistra alle suppletive di Roma centro, commentando la manifestazione delle Sardine oggi a Roma.

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