Eurosummit. Pacchetto di riforme del Mes, approvazione entro giugno 2020. Centeno: i debiti saranno più sicuri. Conte prende tempo dobbiamo coinvolgere il Parlamento

Eurosummit. Pacchetto di riforme del Mes, approvazione entro giugno 2020. Centeno: i debiti saranno più sicuri. Conte prende tempo dobbiamo coinvolgere il Parlamento

La data, più che i contenuti, del Mes (Meccanismo europeo stabilità) meglio noto come il (“salva-stati”), ormai discussi e ridiscussi, in cui verrà portato alla approvazione dell’Eurogruppo la riforma di questo organismo tecnico, continua ad essere motivo di dibattito e anche di divisione fra i diciannove paesi che ne fanno parte. In realtà, l’Italia è l’unico paese in cui fra le forze politiche c’è ancora discussione. Il “caso” Mes, se così si può chiamare, nasce quando le proposte di riforma  tornano alla attenzione dell’Eurogruppo che, nella persona del suo presidente Mario Centeno, ne sollecita l’approvazione indicando la data di gennaio. Scattano come un sol uomo sia i leghisti di Salvini che fa lo gnorri, quasi non avesse mai sentito parlare del Mes, sia i pentastellati di Giggino Di Maio. Ambedue dimenticano che proprio il governo, premier Conti, di cui facevano parte, come vicepremier e ministri, era al corrente della riforma del Mes cui aveva lavorato il ministro Tria. Storia vecchia , si può dire. Lo stesso Conte solo qualche giorno fa aveva risposto alle “accuse” di Salvini di aver tenuto all’oscuro il Parlamento, sbugiardando il capo della Lega. Anche il Di Maio si trovava coinvolto e accoglieva con freddezza, neppure un applauso all’indirizzo di Conte, guardato con freddezza. Non solo, di fatto metteva paletti  alla approvazione della riforma del Mes, prendeva tempo.

Il lavoro del ministro Gualtieri per ottenere modifiche tecniche

A Bruxelles il ministro dell’Economia, Gualtieri, prendeva nelle mani il problema, otteneva alcune modifiche “tecniche” del documento sul Mes. Conte si era impegnato a riportare l’adesione italiana al documento di riforma del Mes all’esame delle Camere. I tempi di approvazione, entro gennaio, sarebbero slittati, diciamo naturalmente. La riforma del Mes fa parte di un complesso di provvedimenti che riguardano il sistema bancario, i depositi ed eventuali crisi di qualche istituto di credito, tedeschi in particolare. Sia Salvini che Di Maio, ora non più alleati, richiamavano la crisi greca, l’intervento pesante della Ue. Il capo dei pentastellati più volte faceva riferimento al fatto che un organismo tecnico, il Mes, avrebbe preso decisioni che spettano ad organismi politici. Cosa che è stata smentita più volte. Dalla Ue, lo stesso Centeno, hanno più volte affermato che “l’ultima parola spetta alla Commissione”. Già, Centeno. All’Eurosummit che si è volto a Bruxelles ha fatto sentire la sua voce in qualità di presidente dell’Eurogruppo. Ha ribadito di “aspettarsi la firma sulla riforma del Trattato entro i primi mesi del prossimo anno, gennaio per la precisione”.

Presidente Eurogruppo: il Mes barriera contro il contagio nelle crisi

A chi gli chiede per quale motivo paesi del Sud Europa come Italia e Portogallo dovrebbero ratificare una riforma che sembra riflettere in misura maggiore le preoccupazioni dei Paesi nordici, risponde che “tutti i dossier sono stati affrontati con un obiettivo, quello di fare progressi nell’integrazione europea, di preservare la stabilità finanziaria e di permettere a tutte le economie di crescere più velocemente, che in fin dei conti è ciò che vogliamo per tutti i nostri cittadini”. La riforma del “Meccanismo Europeo di Stabilità, a questo riguardo – continua Centeno – non è diversa: ha un approccio abbastanza equilibrato per rendere tutti i nostri debiti più sicuri e rafforzare il ruolo dell’Esm (il Mes) come una barriera contro il contagio nelle crisi che alcuni anni fa non eravamo pronti ad affrontare. Penso che sia piuttosto importante per tutti i paesi”.

Non cambia la tabella di marcia dell’Eurogruppo, tempi tecnici più lunghi

Arriva subitola risposta di Conte: “Rispetto le aspettative di Centeno – ha detto  –  ma ovviamente, poi, a condividere i risultati e a sottoscriverli sono ciascuno stato nell’ambito delle sue prerogative. Nel caso poi del governo italiano, l’ho sempre dichiarato, sarà ampiamente coinvolto il parlamento. Quindi aspettiamo a dare una data, assolutamente”. Questa posizione ha trovato supporto tra i leader della Ue che, si dice, avrebbero accolto la proposta italiana sia sulla cancellazione della data di gennaio che sull’opportunità di modificare le conclusioni che riguardano il negoziato sul Mes. Non cambia la tabella di marcia che si è data l’Eurogruppo ma si allungano i tempi tecnici. Un accordo finale è da prevedere  entro i primi mesi del 2020. Insomma, un contentino a Conte che se la deve vedere non solo con l’opposizione dei leghisti di Salvini ed anche con il Di Maio sempre più in difficoltà nel suo gruppo, come dimostrano le defezioni, o meglio il “ mercato degli acquisti” di grillini da parte della Lega. Dice ancora Conte, e le sue parole sono rivolte in particolare ai grillini, che la partita non è chiusa. “Vogliamo continuare a negoziare senza l’assillo di dover sottoscrivere alcunché. Continueremo a lavorare. La premura dell’Italia è che ci sia una valutazione complessiva”. Il “pacchetto” insomma che tanto piace al presidente del Consiglio. Anche il presidente della Ue, Charles Michel sostiene che “Sul Meccanismo europeo di stabilità  l’Eurogruppo continuerà a lavorare a livello tecnico per implementarlo”. Nella dichiarazione dell’Eurosummit si farà riferimento, come sollecitato anche dall’Italia, alle “procedure nazionali” in riferimento alla ratifica da parte degli stati.

Eurosummit: rafforzamento dell’Unione bancaria su base consensuale

A  dare corpo e sostanza  alle  dichiarazioni, che si sono avuti a Bruxelles, al “lavoro” del ministro Gualtieri,.arrivano le conclusioni dell’Eurosummit. “Incoraggiamo l’Eurogruppo a proseguire il lavoro sul pacchetto di riforme del Mes, in attesa delle procedure nazionali, e di continuare a lavorare su tutti gli elementi di un ulteriore rafforzamento dell’Unione bancaria, su base consensuale” si legge  nel documento  dell’Eurosummit. Da notare le parole “su  base consensuale”. “Incoraggiamo che sia portato avanti il lavoro su tutti questi temi su cui torneremo al più tardi entro giugno 2020”. Per quanto riguarda lo strumento di convergenza e competitività (Bicc), ovvero quello che resta della vecchia idea di bilancio della zona euro, “per poterlo finalizzare nel contesto del bilancio Ue invitiamo l’Eurogruppo a fornire rapidamente il suo contributo sulle soluzioni appropriate per il finanziamento”, con l’obiettivo di “incontrare le nostre ambizioni per la convergenza e la competitività”. “Il BICC – scrivono i leader – sarà incluso nelle consultazioni del Presidente del Consiglio Ue con gli Stati membri, nel contesto del bilancio pluriennale”.

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