
I segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo, non hanno perso tempo. Dopo la fiducia ottenuta al Senato da Giuseppe Conte entrato nel pieno delle sue funzioni con una lettera hanno chiesto al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte un incontro urgente “per poter discutere, come da lei annunciato nel corso del discorso programmatico alla Camere, della prossima legge di stabilità e delle misure che riteniamo indispensabili per la crescita e lo sviluppo dell’economia italiana”. Dopo aver espresso le congratulazioni dovute al neopresidente, Landini, Furlan e Barbagallo entrano subito nel merito dei problemi. “Crediamo, scrivono, che l’incontro possa anche essere l’occasione per esaminare le richieste che le nostre organizzazioni da tempo avanzano e che hanno indicato in una piattaforma sostenuta in questi mesi da una mobilitazione nei luoghi di lavoro e nelle piazze d’Italia”. Quasi in contemporanea arriva la decisione degli attivi unitari dei sindacati dei pensionati che annunciano iniziative in tutto il Paese e poi a metà novembre una manifestazione nazionale a Roma.
Pedretti (Spi Cgil). 16 milioni di pensionati meritano attenzione e risposte
Ivan Pedretti, segretario generale dello Spi Cgil, definisce il discorso pronunciato alle Camere da Conte “ampio e ambizioso”. “Molti titoli andranno approfonditi. Dalle parole del presidente del Consiglio si coglie però la volontà di rispondere ai bisogni dei cittadini italiani. Un richiamo doveroso al linguaggio della politica che speriamo archivi una volta per tutte la stagione dell’odio e alla necessità di un confronto di merito con il sindacato”. “Sarà nostro compito – prosegue Pedretti – ricordare a questo governo che nel nostro paese ci sono 16 milioni di pensionati, la maggior parte dei quali hanno redditi molto bassi e che meritano attenzione e risposte. Continueremo con forza la nostra battaglia per una legge nazionale sulla non autosufficienza, che è di fondamentale importanza in un paese che invecchia”. Spi Cgil, Fnp Cisl, Uilp Uil vogliono richiamare l’attenzione del governo su fisco, non autosufficienza e sanità chiedendo in vista della manovra una riduzione delle tasse non solo per i lavoratori ma anche per i pensionati. Sottolinea Landini che nelle prime bozze di programma del nuovo governo Pd-5Stelle che sono circolate non c’è la riforma delle pensioni. “Mettere mano alla riforma Fornero per cambiarla è una priorità”.
La Cgil non ha governi amici. Li giudica per quello che fanno.
Il segretario generale della Cgil, intervenendo a latere della assemblea generale della Cgil di Reggio Emilia, ha fatto il punto sulla situazione politica alla luce dell’incontro chiesto al governo e dei rapporti da sviluppare con l’esecutivo. Landini ha ribadito ancora una volta che “la Cgil non ha governi amici. Che siano di destra, di sinistra o di centro”, ma li giudica “per quello che fanno e per i risultati che raggiungono per le persone che rappresentiamo”. “Abbiamo contrastato il governo precedente – ha aggiunto – perché non condividevamo certe scelte. Abbiamo i nostri valori, in primis antifascismo e antirazzismo. Quando abbiamo sentito qualcuno che chiedeva i pieni poteri, abbiamo detto che la nostra Costituzione va difesa. I pieni poteri ce li aveva Mussolini ed è stato cacciato per avere una democrazia che va continuamente praticata”.
Non si cambia il Paese senza confrontarsi con lavoratori e sindacati
Rispetto all’appellativo di “governo della svolta” riferito al Conte bis, Landini è molto cauto: “Me lo auguro, ma voglio capire cosa significa. La svolta ci sarà per noi se i lavoratori pagheranno meno tasse e avranno uno stipendio più alto”. “Non si cambia il Paese senza confrontarsi con lavoratori e sindacati – ha detto – e se non avverrà questo, ci mobiliteremo. Ci sono tanti problemi, dalle pensioni al rinnovo dei contratti fino al precariato dei giovani. In passato i sindacati sembravano diventati un orpello inutile, ma chi lo ha pensato non ha fatto mai una bella fine in politica…”. Per quanto riguarda un tema scottante, quello della contrattazione, ha detto “Chiediamo che i contratti nazionali abbiano un valore erga omnes e che vengano cancellati i ‘contratti pirata’: malattia, ferie, Tfr, maternità, infortuni e salario minimo siano uguali per tutti i lavoratori a prescindere dal rapporto di lavoro che hanno”. Infine sul reddito di cittadinanza: “Occorre analizzare bene se ha funzionato, perché si può essere poveri anche con un reddito. Il contrasto alla povertà è fondamentale. Il lavoro non lo creano i centri per l’impiego e occorre un piano straordinario per aumentare i posti d’occupazione sia al nord sia al sud”.
Cgil. A Bologna la prima “giornata del Lavoro” per uno sviluppo di qualità
Da segnalare infine, nel quadro della mobilitazione dei sindacati, le giornate del lavoro promosse dalla Cgil giunte quest’anno alla sesta edizione. La prima “giornata” lunedì prossimo, 16 settembre avrà luogo a Bologna. Il tema di questo primo appuntamento riguarderà la riflessione sulle politiche industriali che devono essere rilanciate, ma soprattutto ripensate. Il titolo è chiaro: “Nuove politiche industriali, sostenibilità e nuovi strumenti a sostegno di uno sviluppo di qualità”. L’appuntamento è fissato presso la sede Arci, via Bellaria 7-San Lazzaro di Savena alle 10. Il dibattito si svilupperà fino alle 17, mentre alle 14,30 è fissata una tavola rotonda alla quale parteciperanno Andrea Bianchi, direttore Politiche industriali di Confindustria, Giuliano Calcagni, segretario generale della Fisac Cgil, Maurizio Casasco, presidente Confapi, Mauro Lusetti, presidente Alleanza delle Cooperative, Antonio Patuelli, presidente dell’Abi, Francesca Re David, segretaria generale della Fiom Cgil, Anna Maria Simonazzi, docente di Economia politica presso l’Università La Sapienza di Roma. Le conclusioni saranno affidate al segretario generale della Cgil, Maurizio Landini. I successivi appuntamenti delle Giornate del lavoro saranno il 18 settembre a Roma e poi per tre giorni, dal 20 al 22 settembre, a Lecce. Media partner degli eventi saranno RadioArticolo1 (che trasmetterà il dibattito in diretta), Rassegna Sindacale e HuffPost.
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