
Poliziotti e penitenziari “costretti di nuovo a scendere in piazza” il 25 luglio a Roma. Lo annuncia Daniele Tissone, segretario generale nazionale Silp-Cgil, denunciando l’assenza di risposte del governo su “risorse, contratto e riordino”.
“Si parla di immigrazione, di porti chiusi, di legittima difesa e di pistole elettriche – spiega Tissone – Non si parla però di risorse vere per la sicurezza, di un contratto delle lavoratrici e dei lavoratori in divisa che è scaduto da quasi 200 giorni, dei correttivi a un riordino interno delle carriere per il quale il governo non ha stanziato sufficienti risorse economiche, disattendendo le aspettative dei lavoratori della forze di polizia. Senza contare che le nuove immissioni nella polizia previste dai recenti bandi non garantiranno il turnover”.
“Per questo – conclude il rappresentante sindacale – Silp Cgil e Fp Cgil chiederanno al governo risposte concrete per chi veste una divisa e ogni giorno rischia la vita. Un presidio che avrà due slogan rilanciati sotto forma di hashtag (#contrattosubito e #riordinosimanoncosi) e che preannuncia un autunno di mobilitazioni”.
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