
“Noi crediamo che sia irresponsabile che anche nel momento in cui è stato violato un alt si faccia questo tipo di manovra ostruttiva nei confronti di una nave che non voleva certamente minacciare o bombardare” ha detto Giorgia Linardi, portavoce della Sea watch, parlando con i giornalisti a Lampedusa. “La Guardia di Finanza ha deciso di infilarsi nello spazio già ridotto tra la nave e la banchina nel momento in cui la nave stava già attraccando. La Gdf era già davanti alla banchina e faceva avanti e indietro mentre la Sea Watch proseguiva con la sua manovra. E’ rimasta in quello spazio che inevitabilmente si sarebbe chiuso. E’ stata una manovra molto difficile che non si aspettava di dover fare”, dice. “Carola si è effettivamente scusata con la Guardia di Finanza ma non per essere entrata in porto. Mi ha detto che non aveva scelta perché non poteva fare un’altra notte in mare”, ha aggiunto.
“Dalle forze dell’ordine non c’è stata la stessa attenzione che hanno avuto per la nave per tutte quelle persone che hanno pesantemente insultato la comandante”. E’ l’accusa di Giorgia Linardi, la portavoce della Sea Watch che lamenta gli insulti sessisti alla capitana Carola Rackete. “Si è lasciato per parecchio tempo che persone insultassero la comandante e l’equipaggio, Ho anche chiesto a un ufficiale di farci spostare ma sono stata ignorata”. “Carola si è sacrificata per portare a terra i 40 naufraghi a bordo. Anche dopo l’arresto ha chiesto solo una cosa: se sono state sbarcate le persone”.
Sul caso della Sea Watch e dell’arresto della sua capitana il governo francese attacca Matteo Salvini parlando di “strategia dell’isteria” del ministro degli Interno. “Ci dispiace vedere che stiamo arrivando a questa situazione perché il governo italiano sta sfortunatamente scegliendo una strategia dell’isteria su argomenti che ovviamente sono molto dolorosi”, ha dichiarato la portavoce del governo, Sibeth Ndiaye. “E’ importante ricordare che la Francia, come l’Unione europea, è stata solidale con l’Italia negli scorsi anni”, ha proseguito la portavoce, nominata segretaria di Stato per l’ufficio del primo ministro dal presidente Emmanuel Macron lo scorso primo aprile. “Al culmine della crisi dei migranti che ha avuto luogo nel Mediterraneo, l’Italia ha beneficiato di circa un miliardo di euro in aiuti comunitari”, ha affermato Ndiaye. E’ perché “Salvini strumentalizza politicamente traiettorie e fatti dolorosi affermando che la Francia e l’Unione europea non sono solidali che gli rispondo con delle cifre”. Questa “strumentalizzazione”, afferma ancora la portavoce del governo, “quando parliamo di vite umane, la vita di persone che hanno attraversato condizioni estremamente difficili, che fanno viaggi terribili, non è assolutamente degna di Matteo Salvini”. Ieri era stato il ministro dell’Interno francese, Christophe Castaner, ad esprimersi in termini critici nei confronti dell’Italia dopo l’arresto di Carola Rackete, affermando che la chiusura dei porti è “contraria al diritto marittimo”. La risposta di Conte alla conferenza stampa di Sea Watch e alle obiezioni della Francia e dell’Europa? Ha dell’incredibile. Il presidente del Consiglio italiano è infatti convinto che la capitana della Sea Watch abbia mosso “un ricatto politico all’Italia”, di fatto abbracciando le tesi della destra leghista. “Non un atto di disobbedienza civile ma è stato compiuto un ricatto politico attraverso l’utilizzo strumentale della vita di 40 persone”. Come un premier della cultura di Conte, così vicino alla Chiesa, così credente, possa dire queste banalità atroci è davvero un mistero. A meno che, non voglia davvero condividere con il suo vice, ministro dell’Interno, la strategia di eliminazione delle ong nel Mediterraneo. Quel che non riuscì a Minniti riuscirà a Conte-Salvini?
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