
Sono state ferite 3 persone, di cui una bambina di 3 anni, durante una una sparatoria avvenuta nel pomeriggio a Napoli, tra piazza Nazionale e l’adiacente via Polveriera. Il ferito più grave, e in fin di vita, sarebbe un pregiudicato poco più che trentenne raggiunto da sei proiettili mentre si trovava al bar. Oltre all’uomo, trasportato all’ospedale Santobono, è rimasta coinvolta anche una donna di mezza età con la nipotina di tre anni. Ancora da chiarire le dinamiche dell’episodio. L’uomo ferito nella sparatoria di oggi in piazza Nazionale a Napoli si chiama Salvatore Nurcaro, ha 32 anni ed è in gravi condizioni. E stato ferito da diversi colpi d’arma da fuoco ed è ricoverato al Loreto Mare.
Sono gravi, contrariamente a quanto si era appreso in precedenza, le condizioni della bambina rimasta ferita in una sparatoria a Napoli. La piccola, ricoverata all’ospedale pediatrico Santobono, ha avuto il collasso di un polmone per una pallottola. I medici sono subito intervenuti, stabilizzando la situazione, ma, secondo quanto si è appreso, è inoperabile al momento. La bimba era con la nonna, anche lei ferita.
Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, ha espresso la sua vicinanza alla bambina ferita e alla sua famiglia in una nota: “Preghiamo per la piccola bimba che lotta per la vita al Santobono – afferma il sindaco – perché colpita da un proiettile di un vile criminale indegno di appartenere all’umanità. Il pensiero e la preghiera del popolo napoletano sono con il cuore per questa innocente creatura. Siamo sconvolti, Napoli si stringe attorno alla famiglia”.
“E’ inaccettabile che clan si sparino in centro, a Napoli, per il controllo del territorio. Non può continuare una situazione del genere in una società civile. Questo è un fenomeno che non bisogna contenere: bisogna distruggerlo, annientarlo” dice il presidente della Camera, Roberto Fico, a Radio Capital. “Mi aspetto che il ministro dell’Interno attenzioni Napoli ai massimi livelli. Io ho parlato e portato la questione all’attenzione di polizia e dirigenti. Dobbiamo debellare questo fenomeno. Napoli ha fatto passi in avanti: centro storico, turismo, voglia di cambiamento. Ma c’è un traffico di droga molto forte e clan sempre più giovani, violenti, frastagliati hanno creato lotte sempre più feroci e aumentato la pericolosità sociale. Bisogna agire”.
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