
Lo ‘sblocca cantieri’ è “sbagliato, pericoloso, favorisce le opere pubbliche, aprendo alla illegalità”. Cgil, Cisl e Uil scendono in piazza contro il decreto che sarà domani in aula al Senato. Nel presidio organizzato davanti a Montecitorio i confederali hanno allestito una piccola ‘giungla’ con animali di peluche, lo slogan ‘no alla legge della giungla’. Dal segretario confederale della Cgil, Giuseppe Massafra, un appello “alle istituzioni affinché fermino questo scempio e lavorino per garantire sicurezza e trasparenza, partendo dalle condizioni di chi lavora. Ci rivolgiamo a tutte quelle imprese – continua il sindacalista – che vogliono concorrere in un mercato sano affinché facciano sentire la propria voce e si oppongano a chi alimenta un sistema basato sulla concorrenza sleale e sull’abbassamento dei costi. Infine ci rivolgiamo a tutte le forze sane di questo Paese affinché non smettano di pretendere che legalità, trasparenza, valore e dignità del lavoro siano i cardini di un sistema virtuoso”.
Andrea Cuccello, segretario confederale Cisl, segnala “l’assenza di confronto da parte del governo. Riteniamo che ci sia ancora lo spazio per poter cambiare questo provvedimento che contiene in sé elementi molto gravi per i diritti dei lavoratori, per la legalità, soprattutto per l’allargamento del subappalto e per quanto riguarda la questione dell’affidamento diretto con soglie molto elevate. Del resto il nostro paese ha un problema gravissimo di penetrazione delle mafie e non possiamo fare in modo che questo cancro venga assecondato. Per far ripartire il settore dell’edilizia- continua il sindacalista- bisogna rimuovere gli incagli che si creano tra il momento in cui viene bandita una gara e la realizzazione dell’ opera”. Infine il leader della Uil, Carmelo Barbagallo, avverte: “Speriamo non facciamo questo pasticcio, le modifiche fatte sono tutte sbagliate. Chiediamo sicurezza nei cantieri, bisogna snellire gli appalti pubblici per uno sviluppo legale del Paese”.
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