
Salta la soglia massima per affidare i lavori in subappalto. L’emendamento, riformulato della Lega e presentato oggi in Senato al decreto Sblocca-cantieri sospende fino al 31 dicembre 2020 la soglia fissata attualmente dal Codice degli appalti al 30% dell’importo complessivo del contratto di lavori, servizi o forniture (tranne che per le opere di particolare complessità tecnica). Il decreto approvato dal governo ne prevedeva inizialmente un innalzamento al 50%. Con il congelamento di questa modifica al codice degli appalti, sostanzialmente, si potrà subappaltare fino al 100% dei lavori. Nello specifico, le disposizioni del codice degli appalti che l’emendamento della Lega prevede di sospendere riguardano, tra l’altro, il divieto di ricorrere all’affidamento congiunto della progettazione e dell’esecuzione dei lavori e l’obbligo di scegliere i commissari tra gli esperti iscritti all’albo istituito presso l’Anac, fermo restanto l’obbligo di individuare i commissari secondo regole di competenza e trasperenza. Sospesa anche la norma secondo cui il subappalto non possa superare la quota del 30% dell’importo complessivo del contratto di lavori, servizi o forniture. L’emendamento prevede inoltre procedure semplificate per l’affidamento dei lavori da parte delle stazioni appaltanti.
Genovesi, segretario generale Fille Cgil: “Stiamo ufficialmente dicendo alla mafia di accomodarsi in ogni appalto”
“La proposta di Salvini non meriterebbe commento per non alimentarne mediaticamente la visibilità ma il fatto che ad avanzarla sia il Ministro degli Interni oltre che leader politico ci impone di prenderlo sul serio. E allora questa proposta va chiamata con il suo nome: è pura follia, è un invito ad un gran gala per la peggior specie di imprenditoria, quella mafiosa, quella che con la concorrenza sleale ammazza le imprese serie e regolari, quella che considera il salario, i diritti dei lavoratori e la sicurezza semplici optional di cui potersi liberare. Chiunque di noi avesse fatto affermazioni simili in una assise del sindacato o dell’organo di rappresentanza dei costruttori, sarebbe stato immediatamente portato via da due nerboruti infermieri.” conclude Genovesi. “Cgil, Cisl e Uil insieme hanno protestato proprio l’altro giorno sotto Montecitorio, perché io non lo definirei ‘Sblocca cantieri’, questa è una fake news, se ci fossero cantieri fermi avrebbe senso intervenire per farli ripartire, con proposte che già sono in campo a partire dalla salvaguardia delle imprese più importanti che sono in difficoltà” prosegue il segretario generale della Fillea Cgil, Alessandro Genovesi, intervenendo oggi all’Aquila al convegno “Il lavoro edile nei cantieri dei crateri sismici e nella regione. Esigenza di legalità e proposte di legge per un settore trasparente e sicuro”, promosso dal sindacato a dieci anni dal terremoto dell’Aquila. “Oggi il vero ‘Sblocca cantieri’ sarebbe uno strumento che permetta meno passaggi burocratici dal Cipe alla progettazione esecutiva, tutto questo non c’è, ma c’è una serie di norme che riproducono la vecchia legge Lunardi, cioè il ‘General contractor’, ovvero chi progetta, esegue e collauda è la stessa persona, è come chiedere all’oste se il vino è buono; senza coordinamento un cantiere è un ambiente complesso e pericoloso; c’è per esempio il ritorno al massimo ribasso, una delle più grandi disgrazie del nostro paese è proprio il fatto che una persona per vincere una gara può fare il massimo ribasso e dove risparmia? Mettendo un po’ di sabbia, gli operai lavorano 40 ore, ma vengono pagati per 20, per questo noi lo abbiamo chiamato ‘Sblocca porcate'”.
“L’emendamento presentato dalla Lega al Senato, di cui ha parlato oggi il Ministro dell’ Interno Matteo Salvini, che chiede di sospendere per due anni il codice degli appalti, è un attacco al mondo del lavoro ed alle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro” scrive in una nota il segretario confederale della Cisl, Andrea Cuccello. “Non è con i colpi di spugna – sottolinea – che si risolvono i problemi del Paese. Bisogna invece dare piena attuazione al codice degli appalti che va sicuramente migliorato e reso omogeneo, ma non dissolto. Con la sospensione proposta dalla Lega, oltretutto, si rischia di abbassare i controlli nei confronti delle infiltrazioni mafiose su cui farebbe bene a preoccuparsi anche il Ministro dell’Interno vista la loro continua ed inesorabile espansione in tanti settori economici del nostro paese”. Per la Cisl, aggiunge Cuccello, “sarebbe più opportuno che l’attenzione in merito allo sblocco delle opere si concentrasse sui ritardi e sugli ostacoli di natura tecnica e burocratica nella fase di progettazione di un’opera, nel bando e nella cantierizzazione. Se vuole occuparsi di una materia così delicata, il Ministro Salvini non lo faccia servendosi dei soliti slogan ma attraverso un confronto costruttivo e ragionato con le parti sociali, un confronto che invece questo governo, nel suo insieme, continua a disattendere ormai su troppi aspetti”.
La senatrice di Liberi e uguali, Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto di palazzo Madama, afferma in una nota che “il nuovo emendamento che la Lega ha proposto con un sotterfugio, cioè come testo 2 di un precedente emendamento ben diverso, riscrive di fatto l’intero decreto legge Sblocca cantieri. Annulla tutte le mediazioni che erano state trovate in commissione sugli appalti e introduce argomenti completamente nuovi, in particolare sblocca i termovalorizzatori. Siamo molto oltre il semplice peggioramento di un decreto già grave”, prosegue la parlamentare, secondo cui “l’intento della Lega è chiaramente politico: imporre a tutti, soprattutto ai soci dell’M5s, il suo brutale diktat. Mi auguro che la prepotenza del leader leghista incontri in Aula la resistenza di tutti coloro che hanno davvero a cuore la difesa dell’ambiente e la lotta contro la corruzione, alla quale”, conclude De Petris, “questa deregulation selvaggia spalanca le porte”.
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