
La procura di Rimini ha chiesto l’archiviazione per l’ex compagno di Giulia Sarti, deputata del Movimento cinque stelle, che lo denunciò per i mancati rimborsi delle indennità parlamentari pochi giorni dopo lo scandalo portato alla luce dalla trasmissione ‘Le Iene’. Sarti, emersa la vicenda, aveva accusato l’ex fidanzato noto come Andrea De Girolamo, il 38enne informatico salernitano di origine romena Bogdan Andrea Tibusche, finito poi indagato con l’accusa di appropriazione indebita. Per la deputata riminese, era stato lui a operare sui suoi conti correnti personali facendo sparire 23 mila euro, che invece dovevano essere restituiti al fondo per il microcredito. Per i pm riminesi, che avevano ascoltato per diverse ore l’accusato, hanno ritenuto la denuncia inconsistente dal punto di vista penale. Secondo quanto scrive la stampa locale, Tibusche aveva anche fornito la documentazione in cui emergeva lo scambio di messaggi dove la Sarti ammetteva di “averlo denunciato per salvare la carriere politica”. Quel che è certo è che la parlamentare grillina è a dir poco sulla graticola, la danno “distrutta” e molto provata da questa storiaccia che rischia di stroncarle la carriera politica. Dagli attivisti e dai candidati del Movimento nessun commento ufficiale, nè solidarietà nè attacchi diretti. Un silenzio fin troppo imbarazzante.
Giulia Sarti si dimette da presidente Commissione Giustizia e si autosospende dal M5S
“A seguito delle notizie riportate sulla stampa in merito alla richiesta di archiviazione per la querela da me sporta nei confronti di Andrea Tibusche Bogdan, annuncio le mie dimissioni da presidente della Commissione giustizia della Camera e, a tutela del MoVimento 5 Stelle, mi autosospendo”. Così, in una nota, Giulia Sarti, portavoce del Movimento 5 Stelle e presidente della commissione Giustizia della Camera. “In questa occasione, tengo anche a precisare che né Ilaria Loquenzi né Rocco Casalino mi hanno spinto a denunciare nessuno, ma si sono limitati a starmi vicino nell’affrontare una situazione personale e delicata”, conclude Sarti.
Le opposizioni alla carica, su una vicenda che appare torbida
Pd e Fratelli d’Italia, durante il dibattito in Aula alla Camera sull’istituzione di una commissione parlamentare di inchiesta sulle banche, chiedono alla presidenza di Montecitorio di chiarire la veridicità della notizia delle dimissioni da presidente della commissione Giustizia della deputata M5s Giulia Sarti. E se dovesse rispondere al vero, Pd e FdI chiedono di sospendere l’esame dei provvedimenti di competenza della commissione qualora l’organismo sia “privo di rappresentanza”. La stessa Sarti, in una nota, ha annunciato le dimissioni e l’autosospensione dal Movimento. La presidente di turno, Maria Edera Spadoni, precisa: “L’Aula sarà informata nel momento in cui l’Ufficio di presidenza riceverà le dimissioni e si procederà eventualmente all’elezione di un nuovo presidente”.
“Dopo le dimissioni e le dichiarazioni della presidente della commissione Giustizia, Giulia Sarti, il portavoce di palazzo Chigi Rocco Casalino e la responsabile comunicazione del Movimento 5 stelle Ilaria Loquenzi devono chiarire ai magistrati se hanno fatto pressioni su una deputata della Repubblica per dichiarare il falso. E’ inevitabile che Casalino e Loquenzi vengano interrogati al più presto. Anzi, farebbero bene a presentarsi spontaneamente di fronte ai pm di Rimini, in ossequio alla trasparenza”, dichiara il deputato del Partito democratico Carmelo Miceli, componente della commissione Giustizia della Camera. “Secondo le chat depositate agli atti – prosegue – dall’ex fidanzato della deputata Sarti, sarebbero stati proprio i due capi della comunicazione M5s ad imporre alla deputata di mettere in piedi la sceneggiata del finto furto da parte dell’ex fidanzato, per giustificare il taroccamento dei rimborsi parlamentari. Con l’annuncio di quella denuncia contro l’ex fidanzato della Sarti, il Movimento 5 stelle ha potuto screditare l’inchiesta delle Iene e raggirare gli elettori in campagna elettorale. Se la ricostruzione che emerge in queste ore dalle indagini di Rimini fosse confermata, saremmo di fronte ad una corposa lista di reati”.
- Osservatorio sulla transizione ecologica-Pnrr. Draghi convochi con urgenza una conferenza energia/clima - 19 Maggio 2022
- Costituito il Comitato per il NO ai referendum sulla giustizia - 20 Aprile 2022
- Osservatorio sulla transizione ecologica – PNRR. Lettera aperta al presidente del Consiglio - 30 Marzo 2022