
“Una giornata storica per i diritti umani in Europa: il Parlamento europeo ha approvato oggi una risoluzione per la protezione dei diritti umani delle persone intersessuali”. Così la Cgil commenta quanto stabilito dal Parlamento Ue che definisce uno standard chiaro per la protezione dell’integrità fisica e dei diritti umani delle persone intersessuali.
Per la Confederazione quanto deciso oggi a Strasburgo è “il risultato di un enorme lavoro degli attivisti di tutta Europa, tra cui anche la Cgil. In particolare perché: conferma come queste persone siano ‘esposte a molteplici episodi di violenza e discriminazione’; condanna fermamente la chirurgia e le terapie che normalizzano il sesso; invita la Commissione europea e gli Stati membri a proporre legislazioni atte ad affrontare tale questione; esprime la necessità di un’adeguata consulenza e di uno specifico supporto per loro e per i familiari. Infine, stabilisce misure volte a porre fine allo stigma e alla patologizzazione delle persone intersessuali, sottolineando che ‘le violazioni dei diritti umani vissute da persone intersex sono significative’”.
“Tale risoluzione – conclude la Cgil – sia un monito anche per il Governo Italiano e per chi sovraintende alle attuali pratiche mediche nel nostro Paese”.
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