
Si apre il ventesimo congresso nazionale dello Spi Cgil. Al Lingotto di Torino i lavori si aprono con una giovane musicista che propone alcuni brani musicali eseguiti con l’arpa. Lo Spi celebra il suo congresso per ultimo, dopo che si sono svolti tutti i congressi territoriali e degli attivi e, per il suo peso, rappresenta un osservato speciale, in vista del congresso della confederazione che si terrà a Bari dal 22 al 25 gennaio. I due sfidanti alla guida di corso d’Italia, entrambi emiliani, Maurizio Landini e Vincenzo Colla, sono seduti in prima fila per ascoltare la relazione del segretario Ivan Pedretti. In arrivo anche la segretaria uscente Susanna Camusso che prenderà la parola giovedì pomeriggio. In prima fila anche il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino.
Lo Spi ha scelto come titolo della sua tre giorni “Qui si fa il futuro”, forte dei 2,7 milioni di tesserati che rappresentano la metà circa degli iscritti alla Cgil. Il suo peso gioca a favore di Colla che potrebbe contare anche sul sostegno di Fillea, Slc, Filt e Filctem. Per l’ex numero uno della Fiom, Landini, si sono invece espresse le categorie più rappresentative tra gli attivi, come Filcams e Funzione Pubblica, e poi Fiom, Fisac, Flc, Flai e Nidil. Colla e Landini sono arrivati a Torino stamattina. Era già al Lingotto ieri sera Nino Baseotto, responsabile organizzativo della Cgil che ha incontrato Attilio Arseni, suo omologo dei pensionati. Al centro del confronto la quota di delegati, che saranno eletti a Torino, in particolare i 104 delegati della cosiddetta ‘quota di solidarietà’.
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