
Dopo le richieste di accertamento sulla conformità dei titoli di studio, partite da scuole del Nord Italia, per quattro bidelli salernitani e uno veneto scattano la revoca dei contratti e i primi licenziamenti per falsi diplomi. Nei guai anche tre insegnanti di sostegno per titoli di formazione non regolari, emessi da enti di formazione privati di Salerno, sotto inchiesta. Dopo le risoluzioni dei contratti, scrive Il Mattino, arriverà la denuncia alle Procure per dichiarazioni mendaci e presentazione titoli falsi.
“Ma è solo l’ inizio”, pronostica un funzionario del Provveditorato di Salerno. Sarebbe la classica punta dell’iceberg. I bidelli finiti per ora sotto accertamento titoli sono quattro, ma il numero è destinato a salire. Sullo scandalo qualifiche professionali fasulle e sui titoli di servizio gonfiati sta indagando l’amministrazione scolastica regionale guidata in Campania dalla direttrice generale Luisa Franzese. Le scuole che stanno curando i fascicoli dei bidelli salernitani sono localizzate nel Veneto, ma anche nelle Marche e in Abruzzo.
Gli accertamenti amministrativi si legano anche a quelli della Procura di Napoli che ipotizza un collegamento con il rogo del 2 dicembre negli archivi del Provveditorato di Salerno dove sono stati incendiati documenti relativi a titoli e registri di esami di Stato.
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