
E’ morto improvvisamente, due giorni prima di compiere 66 anni, Eimuntas Nekrosius regista lituano tra i più celebri in Europa, grande amante del teatro e della letteratura russa e molto attivo anche in Italia. Come hanno riferito i suoi parenti, il maestro si è spento nella notte in ospedale a Vilnius, dove era stato ricoverato dopo essersi sentito male al ritorno da un viaggio di lavoro. Stava lavorando alla messinscena dell’Edipo a Colono di Ruggero Cappuccio, che doveva debuttare all’anfiteatro di Pompei, il prossimo giugno, al Festival di Napoli.
Nato nel 1952 a Pazobris, lascia la moglie, la scenografa Nadezda Gultiajeva, e due figli. Diplomato nel 1978 all’università di arti teatrali Gitis di Mosca, è stato premiato durante l’Unione Sovietica, nel 1986, per gli spettacoli ‘Zio Vanja’ e ‘Ed oltre il secolo si allunga il giorno’ e poi pluripremiato in patria e all’estero, mettendo in scena oltre 30 titoli. Ha vinto quattro volte il premio Ubu, il riconoscimento più importante di teatro in Italia, ma ha ottenuto anche, tra gli altri, il Premio Europa Nuove Realtà Teatrali, il Premio K.S. Stanislavskij e il Premio Herder. Il suo talento viene subito notato da regista e direttore del Teatro dei giovani di Vilnius e ancora prima al Teatro drammatico di Kaunas. Dal 1993, lavora al Tarptatinis Teatro Festival, dove produce una serie di spettacoli, tra cui ‘Le Tre Sorelle’ di Anton Cekhov e ‘Amleto’ di William Shakespeare. Nel 1998 fonda il teatro-studio Meno Fortas.
Proprio con Cekhov e Shakespeare conquista l’Italia, dove è stato direttore artistico del Teatro Olimpico di Vicenza dal 2011 al 2013. Nel nostro Paese non lavora solo come regista di prosa: si è cimentato con la lirica, nel 2001, al Teatro comunale di Firenze con il ‘Macbeth’ di Giuseppe Verdi e alla Scala di Milano, nove anni dopo, firma il ‘Faust’ di Charles Gounod. Lo piangono non solo in patria e in Europa, ma anche in Russia. Il direttore del teatro Bolshoi di Mosca, Vladimir Urin, ha espresso le sue condoglianze per la perdita di un regista “unico, con un linguaggio teatrale originale, appartenente solo a lui”. Nekrosius ha fatto tre spettacoli al Bolshoi, con un ampio successo di pubblico. “Era in grado di creare un mondo teatrale molto speciale – ha aggiunto Urin – e come regista era sempre fedele al materiale drammaturgico ma lo apriva agli spettatori in un suo stile caratteristico”.
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