Istruzione. Assemblea romana di Flc Cgil, Cisl e Uil scuola, conclusa da Landini. E domani studenti e docenti in piazza contro il governo

Istruzione. Assemblea romana di Flc Cgil, Cisl e Uil scuola, conclusa da Landini. E domani studenti e docenti in piazza contro il governo

Il segretario confederale della Cgil Maurizio Landini ha concluso al teatro Quirino l’assemblea romana di Flc Cgil, Cisl Fsur, Federazione Uil Scuola Rua centro Italia sul tema ‘Crescita e Sviluppo del Paese’, secondo appuntamento di un trittico di mobilitazioni sul tema delle criticità dell’istruzione pubblica nell’era del governo pentaleghista. “Se il governo andrà avanti senza ascoltare le parti sociali, credo che dobbiamo tutti insieme decidere cosa mettere in campo dei nostri strumenti classici di mobilitazione, perché questa è la nostra funzione che è una funzione anche culturale e pedagogica. Perché se c’è una regressione culturale, si basa sulla regressione dei diritti di chi lavora”, ha detto Maurizio Landini nelle sue conclusioni.

Landini: “il governo non incontra i sindacati dopo aver scritto un contratto tra privati, svuotando il Parlamento”

All’iniziativa unitaria delle tre organizzazioni sindacali di categoria, nel teatro pieno di insegnanti, docenti e studenti, Landini ha sottolineato che “il governo non incontra i sindacati, perché pensa di risolvere i problemi tra di loro dopo aver fatto un contratto tra privati, svuotando anche il ruolo del Parlamento e mettendo in discussione il ruolo della rappresentanza. Ma questa impostazione – ha avvertito il candidato alla successione di Susanna Camusso – non ha portato bene a chi pensava di cambiare il paese da solo senza confrontarsi con nessuno”. Entrando nel merito della manovra, il leader sindacale, nel suo più volte applaudito intervento, ha osservato che “il problema non è lasciare o difendere l’Europa così com’è. L’Europa va cambiata perché non risponde alla necessità delle persone e quindi il problema non è sforare del 2,4% ma perché lo fai e se questo determina sviluppo e ripresa e investimenti”. Sul reddito di cittadinanza “il punto centrale non è dare un reddito di cittadinanza ma il diritto ad avere un lavoro e il problema che va affrontato è che ora si può essere poveri anche lavorando”.  Resta disatteso il tema del fisco su cui Landini ha affermato: “La vogliono chiamare in inglese, ma se la traduciamo in italiano la tassa piatta è l’opposto della progressività, sancita dalla Costituzione. E’ importante che ciascuno contribuisca per quello che produce e per quello che ha, questa non è invidia ma giustizia sociale”. Rispetto ai temi della scuola e formazione, Landini sottolinea che “il diritto alla formazione deve essere garantito non solo nel percorso scolastico, ma per tutta la vita lavorativa. Questo diritto lo dobbiamo chiedere in tutti i contratti di lavoro, deve diventare un diritto di tutti poter accedere ad alcune ore pagate dall’azienda per formarsi”. Infine Landini ha parlato dell’unità sindacale. A Cisl e Uil dice: “Non siamo d’accordo su tutto, ci sono differenze e la confederalità è la capacità di tenere insieme e fare sintesi con un obiettivo centrale, che è quello di rappresentare il mondo del lavoro, perché se in questi anni siamo di fronte ad un arretramento è perché non si è voluto rappresentare gli interessi di chi lavora”.

Venerdì e sabato studenti e docenti in piazza contro il governo. “Giù la maschera” è lo slogan delle proteste

Gli studenti scenderanno in piazza venerdì e sabato per uno sciopero che prevede manifestazioni nelle più importanti città italiane. La protesta è promossa da Link coordinamento universitario, da Rete della conoscenza, da Udu (Unione degli universitari), da Rete degli Studenti Medi e da Uds (Unione degli studenti) ed è indirizzata contro i tagli decisi dal governo in tema di Istruzione e Ricerca, il sistema dell’alternanza Scuola-lavoro e per denunciare la situazione fatiscente dell’edilizia scolastica e il fenomeno dell’abbandono scolastico. Sul piano politico, da rilevare che le decisioni adottate dall’esecutivo nei primi mesi di attività non convincono gli studenti. “Dal ministero dell’Istruzione in questi mesi abbiamo ricevuto solo tagli e orecchie da mercante”, dichiara Giulia Biazzo, coordinatrice nazionale dell’Unione degli Studenti. “Il ministro Bussetti – aggiunge – sostiene fermamente che gli investimenti non siano necessari per il miglioramento delle scuole di fronte ad edifici fatiscenti e soffitti crollati, diritto allo studio e welfare studentesco inesistenti, offerta formativa non di qualità. Alle esigenze degli studenti questo nuovo ministro risponde tagliando 60 milioni di euro alla didattica, trasformando l’alternanza in orientamento al lavoro, lasciando che si sprechino 2,5 milioni di euro su polizia cinofila e telecamere nelle scuole. Basta scuse, inonderemo le piazze per costruire la Scuolacontrocorrente”. La mobilitazione riguarderà moltissime città italiane, tra cui Roma (ore 9 piazzale Ostiense), Milano (ore 9 Largo Cairoli), Firenze, Verona, Trento, Perugia, Napoli, Bari, Campobasso, Crotone e Messina. Sabato, invece, scenderanno i piazza gli studenti di Bologna (ore 17 piazza del Nettuno), Taranto e Siracusa. In un comunicato congiunto anche Udu e Rete muovono critiche pesanti. “Mentre Luigi Di Maio straparla di investimenti in istruzione quando sulla legge di bilancio ci sono solo tagli – denunciano – l’altra faccia del governo, quella di Matteo Salvini, continua a costruire un clima di repressione, intolleranza e discriminazione nel nostro Paese”. ‘Giù la maschera’, è il titolo dell’evento che porterà nelle piazze centinaia di studenti, ma anche i docenti sono in agitazione. Il 12 hanno scioperato gli insegnanti aderenti al sindacato Ulm contro l’ipotesi di regionalizzazione del sistema dell’istruzione e per chiedere che vengano messe in atto iniziative per favorire il rientro nelle regioni del Sud dei professori trasferiti al Nord. Per il 30 novembre, invece, i docenti dell’Unione sindacale di Base P.I Scuola hanno indetto una protesta nazionale contro l’aziendalizzazione delle scuole e a favore dell’abolizione totale dell’alternanza Scuola-lavoro.

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