Decreto Genova. La maggioranza gialloverde cade in Senato sull’articolo 25, che prevede il condono per Ischia. Falla nei 5Stelle

Decreto Genova. La maggioranza gialloverde cade in Senato sull’articolo 25, che prevede il condono per Ischia. Falla nei 5Stelle

Il governo è stato battuto al Senato su un emendamento al decreto Genova. E, tra l’altro, non uno qualsiasi ma quello più discusso di tutti: il condono per la ricostruzione delle case crollate a Ischia durante il terremoto di agosto 2017. La norma è passata grazie ai ‘dissidenti’ del Movimento 5 Stelle, in particolare con l’astensione di Paola Nugnes e il voto favorevole di Gregorio De Falco. Per dovere di cronaca va sottolineato che si tratta di un passaggio nelle commissioni riunite Ambiente e Lavori pubblici, dunque la maggioranza può rimettere tutto come prima quando il provvedimento arriverà in aula. Però questa è la prima volta che la ‘corazzata’ giallo-verde mostra buchi pericolosi nello scafo. Ancora non tanto grandi da farla affondare, ma sicuramente ampi abbastanza da farle imbarcare acqua oltre il livello di guardia.

Dura la risposta del capo politico del Movimento che giudica “gravissimo” quanto accaduto in Senato e ai dissidenti Nugnes e De Falco ricorda che “si sono presi degli impegni con il Movimento a 5 Stelle, e devono portare avanti il Contratto di Governo”.Le opposizioni, ovviemante, hanno approfittato della sbandata per portare un assalto efficace. Il primo a esultare, via social, è Matteo Renzi: “Il nostro lavoro di lotta senza quartiere al condono edilizio che Di Maio vuole per Ischia sta producendo i primi risultati”. L’ex premier affonda il coltello nella piaga: “Per la prima volta in questa legislatura il governo è andato sotto su un atto parlamentare grazie al voto contrario di alcuni senatori Cinque Stelle, che ringrazio”, scrive sapendo che questo ‘endorsement’ non passerà inosservato ai vertici pentastellati. E poi lancia un messaggio al Pd: “Continueremo la battaglia contro i condoni e per la legalità in aula. E io rinnovo l’appello a Conte e Salvini: togliete la parte sul condono edilizio di Ischia dal decreto Genova e noi voteremo con voi. Ma stralciate la schifezza del condono.

Di abusivismo si muore, basta”.A ruota lo segue il segretario dei democratici, Maurizio Martina, che su Twitter posta: “Bene la bocciatura del condono edilizio nel decreto Genova in commissione al Senato. Avanti. È un battaglia di buonsenso per l’Italia”. Naturalmente anche Forza Italia, che aveva presentato l’emendamento a firma di Urania Papatheu, prova a monetizzare il ko di Lega e 5 Stelle in commissione. Il capogruppo a Montecitorio, Mariastella Gelmini, infatti, scrive di “vigorosa spallata per Di Maio dai suoi stessi compagni di partito”. Rincarando la dose: “Uno schiaffo per il capo politico del Movimento”. Dal quartier generale pentastellato arriverà ora una reazione, al comportamento di Nugnes e De Falco, già deferiti (assieme ai senatori Elena Fattori, Virginia La Mura e Matteo Mantero) per l’astensione sulla fiducia al decreto Sicurezza. Non è esclusa anche l’espulsione dal gruppo parlamentare, malgrado al momento il capogruppo Stefano Patuanelli non si sbilancia: “Quello che è successo in commissione Lavori pubblici non riguarda né il governo né la maggioranza, che è e resta solida – rimarca il dirigente M5S -. Riguarda solo due persone che hanno tradito l’impegno preso con i cittadini: Gregorio De Falco e Paola Nugnes. I lavori in commissione vanno avanti e in aula correggeremo questa spiacevole stortura”. La falla, intanto, è stata aperta.

“Non ho paura di niente, perché quando si è nel giusto non si può avere paura. Stiamo solo cercando di far lavorare il Parlamento però è difficilissimo”: la senatrice del M5s Paola Nugnes ha commentato l’eventuale possibilità di provvedimenti o istruttorie da parte del suo movimento dopo la sua astensione sul condono a Ischia. “In realtà non mi sono astenuta, non ho partecipato al voto – ha aggiunto al termine della seduta delle commissioni al Senato che hanno approvato il decreto Genova – perché ho chiesto al governo di trasformare l’emendamento in un ordine del giorno e il governo ha accolto la mia richiesta. Per me conta l’impegno del governo”. Nessun commento invece da parte del senatore De Falco che ha votato a favore dell’emendamento.

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