Intervista a Daniele Tissone, segretario generale del Silp Cgil. Disagio sociale e sicurezza, i due temi al centro del dibattito pubblico

Intervista a Daniele Tissone, segretario generale del Silp Cgil. Disagio sociale e sicurezza, i due temi al centro del dibattito pubblico
Daniele Tissone è segretario generale del Silp Cgil, il sindacato di polizia della più grande organizzazione sindacale italiana. A lui abbiamo posto alcune domande sui temi politici centrali nel dibattito pubblico di questi temi.
Jobsnews. Da alcune settimane si sono intensificate nella capitale vere e proprie tragedie umane sulla strada. Un vicequestore ucciso da un pullman turistico, turisti investiti, giovani uccisi sulle strisce  pedonali, e incidenti mortali, senza contare le alluvioni. L’opinione  pubblica nazionale, messa in allarme da tante sciagure, si chiede come  sia possibile che nel pieno centro della capitale avvengano eventi in  sequenza di così gravissima portata. Qual è la percezione che hai tu in  un osservatorio privilegiato come quello della polizia?
Tissone. Sono temi francamente diversi che nascono primariamente da cronici problemi della capitale, mai risolti dalle varie amministrazioni e dai vari partiti che hanno governato, direi mal governato, la città eterna, e oggi particolarmente aggravatisi. Per quel che riguarda gli allagamenti e le alluvioni, è notorio che il sistema idraulico di Roma è da decenni inadeguato e sottodimensionato, la manutenzione viene fatta poco e male, le caditoie e i tombini non vengono puliti adeguatamente. Quanto agli incidenti stradali e in particolare al problema dei pedoni, cito una ricerca di 4 anni fatta dall’Asaps, dalla quale emerge che  molti italiani non rispettano il diritto di precedenza di chi attraversa sulle strisce dove Roma ha un triste record nazionale: solo il 45 per cento degli automobilisti che girano nella capitale rispetta il semaforo, appena il 15 per cento dà la precedenza a chi attraversa la strada. Il rispetto delle regole ci da il senso spesso e volentieri di quella che è la realta, probabilmente partirei da qui andando poi oltre.
Jobsnews. Intanto, cresce il disagio tra la popolazione, che non interessa più  solo le tante periferie, più o meno degradate, ma anche il centro di  Roma, come se il disagio fosse ormai un’ameba che si allarga e si  estende ovunque. Secondo te, come si combatte il disagio ormai così diffuso?
Tssone. Il disagio esiste, è presente ma viene anche abilmente cavalcato, sui social in particolare, da esponenti politici, partiti e movimenti che alimentano la paura per lucrare consensi. Vogliamo dare un forte e concreto segnale ai cittadini di Roma? Assumiamo subito nuovo personale e inviamo un congruo numero di giovani poliziotti nella capitale da adibire esclusivamente al controllo del territorio (un ruolo determinante é quello esercitato anche dalle polizie locali). Fino ad oggi invece anche il nuovo governo del “cambiamento” ha tradito le aspettative di chi chiedeva e chiede misure concrete per la sicurezza dei cittadini e per una reale valorizzazione delle donne e degli uomini in divisa.
Jobsnews. La tragica fine della 16 enne Desiree. Senza entrare nei  particolari dell’inchiesta, ovviamente coperta, ti chiedo se è possibile  che essa possa suscitare in qualche modo una sorta di caccia al negro,  come a Macerata e in altri centri, soprattutto del nord, dopo eventi di  quel genere. E se vuoi, una tua considerazione sulla possibile  strumentalizzazione, da destra, del caso Desiree.
Gli assassini di Desiree meritano il massimo rigore da parte della giustizia. Il colore della pelle nulla c’entra e chi fa strumentalizzazioni relative a questa storia è davvero uno sciacallo. La complessità del tema che spesso è legato al disagio e alla difesa selle fasce piu deboli della nostra societa non può essere però esclusivamente un problema di Polizia. Occorre da parte di tutti la consapevolezza che sia le periferie che i centri urbani vengano messi al centro dell’azione politica corrente con interventi reali di risanamento, un’attenzione che questo esecutivo finora non ha avuto.
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