Il portavoce di palazzo Chigi, Rocco Casalino, nuovamente beccato in una gaffe. Il 17 agosto, nonostante il crollo a Genova, si lamenta per le ferie che non può fare

Il portavoce di palazzo Chigi, Rocco Casalino, nuovamente beccato in una gaffe. Il 17 agosto, nonostante il crollo a Genova, si lamenta per le ferie che non può fare

Si era appena placata l’eco delle polemiche per l’audio in cui annunciava una “megavendetta” contro i tecnici del Mef, se non avessero trovato i soldi per il reddito di cittadinanza, che Rocco Casalino torna sulle prime pagine per un nuovo messaggio whatsapp. La scena è sempre la stessa: il portavoce del presidente del Consiglio invia un vocale in una chat di giornalisti (ben divise tra cronisti di agenzia, giornali e radio-tv) che gli chiedevano lumi dopo il crollo del Ponte Morandi a Genova. Era il 17 agosto scorso, i soccorsi stavano ancora estraendo corpi dalle macerie di quel pezzo di viadotto Polcevera venuto giù la mattina del 14 agosto, quando il capo comunicazione M5S sbotta: “Basta, non mi chiamate cento volte. Avrò pure diritto a farmi magari un paio di giorni, già mi è saltato Ferragosto, Santo Stefano, San Rocco, Santo Cristo… Mi chiamate come pazzi, non mi stressate la vita”.

Le reazioni delle opposizioni: una richiesta collettiva di dimissioni

A rilanciare quell’audio è ‘il Giornale’, ma in poche ore la notizia fa il giro del web e piomba al centro della scena nonostante siano passati quasi due mesi. Materiale utile per un nuovo attacco delle opposizioni. Il primo ad affondare il colpo è Matteo Renzi: “Crolla il Ponte di Genova e il portavoce del Governo pensa al ponte di Ferragosto? Ma dove siamo finiti con questo Casalino? Gli è saltato Ferragosto, poverino. Rocco vergogna”. A ruota segue il segretario del Pd, Maurizio Martina: “Ogni minuto che passa senza le dimissioni di Casalino è un’offesa per Genova e i genovesi. A casa, adesso”. Anche Forza Italia insorge. “Pensavamo di aver toccato il fondo con la commissione di indagati nominata dall’incapace Toninelli o con il testo del decreto Genova stravolto e privo totalmente di risposte rispetto all’annuncio di Conte e invece Casalino c’è riuscito – scrive su Facebook Giorgio Mulè -. Sbraita con i giornalisti perché gli è saltato il Ferragosto per il crollo del Ponte Morandi: 43 morti e 258 feriti. Senza ritegno”. Rincara la dose la capogruppo azzurra a Montecitorio, Mariastella Gelmini: “Mentre Genova piangeva 43 morti, l’ennesima frase choc di Casalino sul suo Ferragosto mancato: un vulnus per il governo e una vergogna per il Paese. Rispetto per Genova e i genovesi”.

La Fnsi e l’Odg: “per M5S giornali e giornalisti sono nemici del popolo”

Per Fnsi e Odg “il nuovo audio di Rocco Casalino rende chiara e lampante, nel caso vi fosse ancora qualche dubbio, la ragione per la quale i 5 Stelle lavorano all’abolizione dell’Ordine dei giornalisti e provano a mettere ai margini giornali e giornalisti, additandoli come nemici del popolo. Il loro problema è cancellare quelle notizie che, come le vergognose performance di Casalino, possano danneggiare la loro immagine e una narrazione dell’Italia tutta lustrini e paillettes, lontana anni luce dalla realtà di ogni giorno”. È la nota congiunta di Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, segretario generale e presidente della Federazione nazionale della stampa italiana, e Carlo Verna, presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti. “La macchina del fango innescata contro Rocco Casalino ha del surreale”, replica però Maria Laura Paxia del M5S. Mentre Matteo Salvini glissa. A Genova per incontrare gli sfollati, il ministro dell’Interno risponde così alle domande dei cronisti: “Non fatemi parlare di Rocco Casalino, parliamo di cose più serie. Sono qui a risolvere problemi, non per commentare altri problemi”. Alla fine è lo stesso Casalino a intervenire, con una nota ufficiale: “Sento di dover chiedere scusa per l’effetto prodotto da un mio audio privato finito sui giornali. Nelle mie parole non c’è mai stata la volontà di offendere le vittime di Genova”, chiarisce il portavoce del premier Conte. Che rintuzza: “Offende, invece, l’uso strumentale che alcuni giornali stanno facendo di questa tragedia”. Ma sicuramente non basterà un comunicato per chiudere la partita. anzi, come si dice in questi casi, la toppa appare peggiore del buco.

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