
Undici civili, tra cui una donna e sei bambini, sono stati uccisi da una bomba lungo la strada nella provincia orientale di Nangarhar, in Afghanistan, nel secondo giorno delle elezioni per il rinnovo del parlamento. A darne notizie e conferma uno dei portavoce del governatore provinciale. Le vittime viaggiavano all’interno di una station wagon che è stata investita dall’esplosione di una bomba nella zona di Momand Dara, nel distretto di Achin.
Oggi nel Paese si torna al voto, nonostante gli incidenti accaduti e i problemi tecnici in 32 delle 34 province. Più di 3 milioni di elettori afgani su quasi 9 milioni di aventi diritto si sono recati alle urne. Il dato è stato diffuso dalla Commissione elettorale indipendente afgana. A Kandahar e Ghazni le operazioni di voto sono state rinviate per motivi di sicurezza. A Kabul, Herat, Daykundi e Nangarhar si è registrata l’affluenza maggiore, mentre il livello più basso si è registrato nel territorio di Uruzgan con sole 5.000 persone a recarsi alle urne.
Secondo dati forniti dal ministero degli Interni afgano, ieri 27 persone tra cui 11 membri delle forze di sicurezza sono stati uccisi e altri 100 feriti in 192 incidenti legati alla sicurezza tra cui 89 attacchi contro centri di voto in tutto il paese. Altre fonti riferiscono invece che le persone uccise sono 67 persone e le ferite 126.
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