Fa strage per un parcheggio a Cursi nel leccese, uccide tre suoi vicini a colpi di pistola

Fa strage per un parcheggio a Cursi nel leccese, uccide tre suoi vicini a colpi di pistola

Una raptus per un problema di posto auto ha scatenato la furia omicida di un uomo di 56 anni in Puglia, a Cursi nel leccese. E’ stata l’ennesima lite con dei vicini a scatenare l’uomo che ha fatto due vittime ed alcuni feriti prima di essere bloccato dai carabinieri. Roberto Pappadà, questo il nome dell’assassino, ora accusato di omicidio premeditato aggravato, detenzione e porto di arma clandestina.

I militari sono intervenuti verso le 23.20 di venerdì in Via Tevere, a Cursi, dove la tragedia si era già consumata. Per cause riconducibili a pregressi dissidi con i vicini (i componenti della famiglia Marti-Quarta, residenti nella stessa strada) per motivi di parcheggio di veicoli nei pressi delle rispettive abitazioni, Pappadà ha prima ucciso con due colpi di pistola Andrea Marti, 36 anni, poi ha aspettato l’arrivo degli altri componenti della famiglia, giunti poco dopo a bordo di un’autovettura, ed ha sparato anche a loro, uccidendo Francesco Antonio Marti (63 anni, padre di Andrea, morto sul colpo) e Maria Assunta Quarta (52 anni, cognata di Francesco Antonio Marti: gravemente ferita, è morta nella notte all’ospedale Vito Fazzi di Lecce).

Ferita anche Fernanda Quarta (60 anni, moglie di Francesco Antonio Marti): trasportata all’ospedale di Tricase, è stata ricoverata nel reparto di Chirurgia con una prognosi di 15 giorni e non sarebbe in pericolo di vita.

I carabinieri della pattuglia Radiomobile di Maglie hanno trovato l’uomo ancora con l’arma carica in mano: dopo una breve negoziazione sono riusciti a calmarlo ed a convincerlo ad arrendersi. Messa in sicurezza l’arma, Pappadà si è arreso ed è stato portato in caserma. Nell’interrogatorio davanti al pm ha ammesso pienamente le proprie responsabilità. E’ stato portato nel carcere di Lecce.

I dissidi tra i vicini andavano avanti da tempo, ma non risultano essere mai stati oggetto di denuncia o segnalazioni verbali. La pistola, una Smith & Wesson calibro 357 magnum, è risultata clandestina ed è stata sequestrata.

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