Politico.eu rivela: il premier Conte in corsa per cattedra a La Sapienza e lunedì sosterrà un test. Pd scatenato: conflitto d’interessi, sarà controllato dalla ex iena Giarrusso?

Politico.eu rivela: il premier Conte in corsa per cattedra a La Sapienza e lunedì sosterrà un test. Pd scatenato: conflitto d’interessi, sarà controllato dalla ex iena Giarrusso?

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte sarebbe in lizza per una cattedra universitaria alla Sapienza di Roma in diritto privato, e dovrebbe sostenere lunedì prossimo un test di inglese legale. Lo rivela Politico.eu, che evidenzia come l’inserimento del nome dell’attuale primo ministro nella shortlist dei candidati violerebbe le norme che vietano a chi ricopre alti uffici pubblici di essere considerato per tali posizioni lavorative. Conte, sottolinea il sito, aveva presentato domanda lo scorso febbraio, prima di assumere la guida del governo il primo giugno. Politico, si legge nell’articolo, ha visionato i documenti della domanda di Conte e di due degli altri candidati, che sono stati valutati dalla commissione giudicante lo scorso primo agosto, così come due scambi di corrispondenza con l’università relative al procedimento per la domanda al concorso. Un funzionario governativo italiano, il cui nome non viene citato su sua richiesta, avrebbe confermato che la domanda di ammissione del primo ministro resta in piedi e che Conte – professore all’università di Firenze, attualmente in aspettativa – sarebbe intenzionato a presentarsi lunedì prossimo all’esame. La Sapienza non ha voluto commentare la notizia.

“Il premier #Conte si candida alla cattedra di diritto privato all’università la Sapienza. A controllare la regolarità della procedura il grillino Dino Giarrusso. Alla faccia della #trasparenza e del #merito una mano lava altra #tuttoinfamiglia #contebarone”, scrive su Twitter Alessia Rotta, vicepresidente vicaria del Partito Democratico. “Il premier conte non si presenta al Consiglio dei Ministri forse perché sta puntando ad una cattedra universitaria. In barba alle leggi italiane. In barba alle università. In barba al senso etico. Ci penserà Giarrusso…”. Così su facebook la vicepresidente dei senatori Pd Simona Malpezzi che su twitter prosegue “immaginatevi la Merkel o Macron che vengono scoperti nel tentativo di farsi assumere da un’università pubblica il cui finanziamento dipende anche dal loro stesso governo. Quale sarebbe la reazione? Cosa dirà invece Conte che questa cosa la sta facendo davvero?” e aggiunge l’hashtag #ConteBarone. “Ci ritroviamo dunque con un premier che ha preso il suo delicato incarico come un dopolavoro”, scrive Alessia Morani, vicepresidente dei deputati del Pd. “Se così fosse, chiediamo a Conte di fare ciò che qualunque persona per bene farebbe: in ogni Paese democratico e civile un premier in queste condizioni si dimetterebbe immediatamente. Rinunci al concorso e non si approfitti del suo ruolo, poiché è in palese conflitto di interessi: è del tutto evidente che non può partecipare al concorso pubblico di una istituzione che come capo del governo contribuisce a finanziare. Infine, una parola anche al neo ispettore Giarrusso: ha nulla da dire sulla dinamica di questo concorso pubblico?”, conclude

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