
“Immorali”. Quelle scene dei bambini in gabbia al confine tra Stati Uniti e Messico, straziati dal pianto, strappati dalle braccia dei genitori, sono insopportabili anche per papa Francesco. Il grido che lancia alle coscienze è come quelli del passato e come quelli che verranno, perché il suo potere sociale è enorme. Dopo un anno senza interviste, nella Giornata mondiale del Migrante e del Rifugiato, lo dice a Reuters, una delle più grandi agenzie di stampa globali: quelle scene sono “contrarie” ai valori cattolici. Si schiera completamente dalla parte dei vescovi americani, che hanno già rotto con Trump: “Non è facile” dice, ma i populismi “non sono la soluzione. Io sono dalla parte dell’Episcopato”. Nello stesso giorno, sui social il pontefice rilancia l’hashtag #WithRefugees e scrive: “Non lasciamo che la paura ci impedisca di accogliere il prossimo bisognoso!”, e in una catechesi sui comandamenti durante l’udienza generale lancia un messaggio universale: “Il mondo non ha bisogno di legalismo, ma di cura. Ha bisogno di cristiani con il cuore di figli”.
Dal Canada al Regno Unito all’Ocse, un coro unanime di condanna contro Trump: “tolleranza zero sbagliata. Le immagini dei bambini in gabbia sono inquietanti”
“Quello che succede negli Stati Uniti è inaccettabile” ed è “sbagliato”, afferma il primo ministro del Canada, Justin Trudeau, a proposito delle separazioni dei bambini dai loro genitori entrati illegalmente negli Stati Uniti. “Non posso immaginare quello che stanno vivendo queste famiglie. Evidentemente non è così che facciamo le cose in Canada”, ha aggiunto riferendosi alla controversa politica della ‘tolleranza zero’ dell’amministrazione del presidente Usa Donald Trump. Al coro delle critiche contro la politica dell’amministrazione Trump, che separa i figli dai genitori migranti che tentano di entrare illegalmente negli Stati Uniti, si è unita la voce della premier britannica, Theresa May. Le foto dei bambini “tenuti in quelle che sembrano gabbie” sono “profondamente inquietanti”, ha affermato l’inquilina di Downing Street. Anche May ha aggiunto che la politica della ‘tolleranza zero’ inaugurata dall’amministrazione di Donald Trump è “sbagliata”: “Non sono d’accordo”, ha rimarcato. L’Ocse (l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo economico) ha condannato la separazione delle famiglie dei migranti, che avviene alla frontiera tra Messico e Stati Uniti, nei confronti di migranti illegali, una misura che – ha detto Angel Gurria, segretario generale dell’organizzazione – “non è nel migliore interesse del bambino”. “La legislazione nei paesi OCSE sui minori segue i principi di interesse. In questo caso, come ha fatto notare l’UNICEF, la separazione non è certamente nel migliore interesse bambino”, ha detto Gurria nel corso della conferenza stampa seguita alla presentazione dell’International Migrant Outlook 2018. “La sicurezza dello Stato e l’umanità di base non sono incompatibili”.
La rivolta del mondo dello spettacolo Usa contro l’assurda decisione dei Trump. “Disumano” dice Bruce Springsteen
La linea dura della Casa Bianca contro l’immigrazione illegale ha provocato una alzata di scudi nel mondo dell’entertainment. A Broadway, Bruce Springsteen ha condannato come “disumana” la scelta dell’amministrazione di separare alla frontiera bambini migranti dai loro genitori. Cambiando per una sera il copione del suo show, “The Boss” ha accusato il ministro della Giustizia Jeff Sessions e la portavoce di Donald Trump, Sarah Sanders, di aver profanato la Bibbia quando hanno invocato san Paolo a giustificazione della nuova linea dura. Springsteen non è il solo vip dello spettacolo scioccato dalla tolleranza zero nella crisi migratoria e per come questa crisi viene raccontata nell’universo alternativo di Fox News, la rete televisiva preferita da Trump. Dopo il creatore di “Family Guy” Seth McFarlane, anche Steve Levitan, co-autore della serie “Modern Family”, si è detto “‘disgustato di lavorare per una società che ha a che fare con Fox News’. Entrambi gli show sono nati all’interno della Fox. Un centinaio di dipendenti della Microsoft, inoltre, ha scritto una lettera aperta al gigante del software per chiedere lo stop alla sua cooperazione con le guardie di frontiera Usa che mettono in pratica le politiche di Donald Trump sui migranti, al centro delle polemiche perché i figli vengono strappati spesso ai genitori. Lo scrive la Bbc. La lettera, pubblicata su una messaggeria interna, dice che i dipendenti si “rifiutano di essere complici” di tali politiche. Microsoft, dal canto suo, ha detto che la sua tecnologia non è usata in “progetti volti a separare i bambini dalle loro famiglie ai confini”. E ha condannato tali politiche. La compagnia ha un contratto da 19,4 milioni di dollari con l’agenzia US Immigration, Customs and Enforcement (ICE).
Con le spalle al muro, isolato dai Repubblicani e da sua figlia, Trump promette di firmare un decreto. Quale?
Donald Trump, con le spalle al muro, isolato perfino dalla famiglia in disaccordo con lui sulla tolleranza zero, ha finalmente annunciato che firmerà un testo per evitare le separazioni dei bambini dai genitori migranti che entrano illegalmente negli Stati Uniti dalla frontiera con il Messico. “Vogliamo tenere le famiglie unite”, ha dichiarato Trump alla Casa Bianca. “Firmerò qualcosa presto”, ha proseguito, spiegando che si aspetta che questo sarà seguito da una legge. L’amministrazione Usa è stata sommersa da una pioggia di critiche, nazionali e internazionali, dopo che è emerso che dal 19 aprile al 31 maggio, quindi in sole sei settimane, sono oltre 2.300 i bambini che sono stati separati dai genitori fermati per essere entrati illegalmente negli Stati Uniti, in virtù della nuova ‘tolleranza zero’ al confine tra Usa e Messico. La Camera Usa intanto voterà domani, giovedì, per fermare le separazioni dei bambini dai genitori che vengono fermati in quanto migranti irregolari negli Stati Uniti al confine con il Messico, ha annunciato Paul Ryan, capogruppo dei repubblicani alla Camera degli Stati Uniti. La stessa Ivanka Trump, figlia prediletta di Donald, non ha commentato pubblicamente la politica della ‘tolleranza zero’ sull’immigrazione irregolare, ma ha manifestato il suo dissenso al padre. Il deputato Chris Collins, presente ieri all’incontro a porte chiuse tra membri repubblicani della Camera e il presidente, ha raccontato alla Cnn che Trump ha dichiarato che la figlia ha “visto le immagini” dei bambini rinchiusi e disperati e ha detto che si dovrebbe trovare un accordo per porre fine alla crisi “per molte ragioni”. “La figlia Ivanka lo ha incoraggiato a mettere fine a questa situazione e il presidente ha detto che riconosce che bisogna farlo, che le foto sono dolorose e che sta cercando una soluzione legislativa”. In realtà, per porre fine a questa situazione basterebbe la decisione del presidente Trump di fare come i predecessori: non potendo perseguire penalmente tutti, avevano deciso di ‘salvare’ gli adulti entrati irregolarmente negli Stati Uniti con figli minorenni.
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