
Si è tenuta, giovedì mattina, la prima udienza che vede direttamente coinvolta la sindaca di Roma Raggi. Tutto è legato alla faccenda delle nomine in Campidoglio, nella prima fase della sua consiliatura. Una prima udienza, durata pochi minuti, del processo che vede imputata la sindaca, per falso nella vicenda nomine al Comune di Roma. La sindaca, lo aveva fatto sapere già nella giornata di mercledì, non era presente in aula. La sentenza non arriverà prima dell’autunno prossimo e probabili ulteriori rinvii potrebbero portarla anche nel 2019.
Il giudice monocratico Roberto Ranazzi, in apertura di udienza, ha riferito di avere “ottenuto dal presidente del tribunale di portare questo processo anche nella fase preferiale, quindi andremo avanti per tutto luglio e saremmo anche disponibili a chiudere il procedimento entro il 30 luglio”. Una ipotesi che però è tramontata quasi subito alla luce dei testi citati dall’accusa e dalla difesa che porteranno, necessariamente, il processo a dopo l’estate. “Apprezziamo il rispetto del ruolo istituzionale nella volontà di concludere in breve il procedimento. Poi certo, ci si scontra con la realtà delle cose”, hanno detto gli avvocati Emiliano Fasulo e Alessandro Mancori, difensori della sindaca di Roma, Virginia Raggi.
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