
E’ tornato in libertà Fabian Manzo, la guardia giurata di 40 anni accusata di omicidio colposo per la morte di Gaetano Randazzo, il pensionato raggiunto da un colpo di pistola partito accidentalmente dall’arma di servizio del vigilante mentre si trovava in uno studio medico a Roma. A deciderlo il gip Tamara De Amicis che ha respinto la richiesta della Procura che aveva sollecitato la convalida dell’arresto e la concessione degli arresti domiciliari. Manzo, difeso dagli avvocati Gianluca Tognozzi e Luca Pallotta, resta comunque indagato e verrà interrogato nei prossimi giorni. Tutto si è consumato in pochi istanti in una ambulatorio medico di base in un quartiere della periferia romana, dove un povero pensionato, che stava aspettando di vedersi autorizzare delle ricette dal suo medico di famiglia, era stato cetrato alla testa da un colpo di pistola partito dal revolver del vigilantes. La dinamica sembrerebbe allo stato delle indagini, anche se mancano alcuni particolari per avere la ricostruzione definitiva. Il vigilantes, anche lui paziente di quello studio medico, era a colloquio con il professionista per avere il certificato di idoneità al porto d’armi. Secondo la sua testimonianza paziente e medico stavano guardando la pistola quando è partito il colpo che ha centrato, sfondando una parete di cartongesso, il pensionato. L’uomo è morto pochi istanti dopo, malgrado il tentativo di rianimazione dello stesso medico. Gli inquirenti dovranno ora stabilire cosa realmente è accaduto in quei secondi e per questo serviranno ulteriori interrogatori ed approfondimenti.
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