
E’ arrivata nel porto di Reggio Calabria la Sea Watch 3, nave di una Ong tedesca battente bandiera olandese, con a bordo 232 migranti soccorsi nei giorni scorsi nel Canale di Sicilia e che, nel Mediterraneo, ha avuto una vera e propria avventura. Stremato l’equipaggio e soprattutto i migranti a bordo per le condizioni del mare, che hanno messo in grave difficoltà la tenuta dell’imbarcazione. Probabilmente, prima di dirigersi verso l’Italia, la Sea Watch, poteva approdare a Malta, ma non è ben chiaro per quale motivo la rotta sia poi cambiata e la direzione sia stata presa quella verso l’Italia. Va detto che l’imbarcazione ha stazionato per tre lunghi giorni in acque Sar (Ovvero degli specchi d’acqua di stazionamento, dove le imbarcazioni hanno l’obbligo di restare in attesa di istruzioni ndr) prima che dall’Italia giungesse l’autorizzazione all’approdo in un porto italiano. Si tratta della prima nave con migranti a sbarcare dopo l’insediamento del nuovo governo.
A bordo erano presenti 215 uomini, 17 donne, una delle quali incinta, e 30 minori non accompagnati di età compresa tra i 5 ed i 18 anni. Le loro condizioni sono precarie: presentano problemi di disidratazione a causa della lunga permanenza in mare. A terra è scattato il consueto piano di accoglienza e identificazione. Nessuna indicazione al momento sulla destinazione finale dei migranti, ma sono stati già predisposti pullman per il loro trasferimento.
All’arrivo a Reggio Calabria da registrare la durissima presa di posizione di Giorgia Rinaldi, rappresentante di Sea Watch 3: “Sulle Ong che lucrano, da oltre un anno tutte le indagini in corso non hanno dimostrato nessuna responsabilità a livello giuridico secondo la quale stiamo facendo qualcosa di male. Semplicemente ottemperiamo a quello che è l’obbligo di soccorrere chiunque si trovi in difficoltà in mare stando alla normativa internazionale. Per noi – ha sottolineato – non soccorrere queste persone in mare o stare a guardare mentre vengono intercettate e riportate in Libia significa renderci complici di un crimine”.
Ma gli sbarchi non si sono limitati solo ed esclusivamente alla Sea. A Pozzallo sono sbarcati 225 migranti. Centonove sono a bordo della nave Diciotti della Guardia costiera italiana e centoventisei sulla Seefuchs, imbarcazione da diporto battente bandiera olandese, ma riconducibile a una Ong tedesca. I migranti verranno inizialmente diretti all’hotspot di Pozzallo da cui verranno però trasferiti secondo un piano di assegnazione già definito.
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