Rifiuti, la denuncia di Legambiente: “A Roma emergenza strutturale, differenziata non cresce”

Rifiuti, la denuncia di Legambiente: “A Roma emergenza strutturale, differenziata non cresce”

Raccolta differenziata ferma nel 2017 al 44%, con l’estensione del porta porta al 33%. Oltre 700 mila tonnellate di rifiuti bruciati bei termovalorizzatori di altri territori. Questi i dati principali sulla Capitale emersi dal dossier realizzato da Legambiente Lazio utilizzando i dati pubblici di Ama. Un dossier che il presidente Roberto Scacchi definisce “sconfortante. L’emergenza monnezza a Roma – spiega nel corso di una conferenza stampa a Roma – è diventata strutturale e quanto messo in campo dal Campidoglio è veramente troppo poco per un’inversione di tendenza positiva del ciclo dei rifiuti”. Secondo i dati elaborati da Legambiente la percentuale di differenziata cresce pochissimo dal 2016 al 2017 e rimane sostanzialmente piantata al 44%; la diffusione del Porta a Porta è ferma al 33% delle utenze nel 2017, stesso dato del 2016 e “l’ambizioso programma del Campidoglio per il raggiungimento nei prossimi 3 anni (entro il 2021) del 70% di RD sembra compromesso considerando questi dati a meno di un cambio di rotta deciso”. Sul territorio romano, si legge nel dossier, c’è una disomogeneità totale nella modalità di raccolta per i 15 municipi: è positivo il superamento del 50% delle utenze passate al Porta a Porta nei municipi IX, VI e I, risulta fanalino di coda il V municipio con soli cassonetti. Inoltre, sottolinea il rapporto anche il nuovo porta a porta a microchip, buon sistema introdotto anche per passare alla tariffa puntuale istituita per legge dalla Regione, ha una diffusione irrisoria con sole 327 utenze domestiche e 68 commerciali del Ghetto; la sua ulteriore diffusione, annunciata a tutto il VI e X municipio, riguarderà in realtà i soli quartieri di Axa e Fontana Candida/Due Leoni; mentre a San Lorenzo, Dragona, Dragonello, Centro Giano e Tor Bella Monaca Vecchia siamo ancora a studi preliminari. Inoltre, prosegue il dossier, nel 2017 più di 700 mila tonnellate di rifiuti, il 41% del totale, sono stati bruciati in impianti di altri territori, mentre 172 mila tonnellate di umido hanno preso la strada del nord est.

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