Giornata mondiale del rifugiato. L’appello di Mattarella all’Italia e all’Europa. Papa Francesco stigmatizza i populisti alla Trump. Ada Colau, “la Lega non vi rappresenta”. L’altro non è il nemico

Giornata mondiale del rifugiato. L’appello di Mattarella all’Italia e all’Europa. Papa Francesco stigmatizza i populisti alla Trump. Ada Colau, “la Lega non vi rappresenta”. L’altro non è il nemico

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è uscito dal silenzio che lo aveva caratterizzato in questi giorni di provocazioni “da bar” del ministro dell’Interno Salvini e in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato ha voluto ribadire alcuni forti concetti, a partire dallo “spirito di umanità” che segna la civiltà europea e italiana. “Da tempo, l’Italia contribuisce al dovere di solidarietà, assistenza e accoglienza nei confronti di quanti, costretti a fuggire dalle proprie terre, inseguono la speranza di un futuro migliore per sé e per i propri figli. Obbedisce a sentimento di responsabilità l’impegno dei moltissimi concittadini che, sul suolo nazionale, nel Mediterraneo e in altre più lontane aree di crisi del pianeta, tengono vivo lo spirito di umanità che – profondamente radicato nella nostra Costituzione – contraddistingue il popolo italiano”, sottolinea il Capo dello Stato.

Mattarella: “L’Europa intervenga nel suo insieme”

“La comunità internazionale deve operare con scelte politiche condivise e lungimiranti”, prosegue Mattarella, “per gestire un fenomeno che interessa il globo intero. L’Unione Europea, in particolare, deve saper intervenire nel suo insieme, non delegando solamente ai Paesi di primo ingresso l’onere di affrontare le emergenze. La gestione attuale dei fenomeni migratori deve lasciare il posto a interventi strutturali che rimuovano le cause politiche, climatiche, economiche e sociali che alimentano tante tristi vicende”. Insomma, dice il Presidente della Repubblica, “per governare i grandi spostamenti di esseri umani occorre prevenire i conflitti e mettere fine a quelli in corso, sostenere i Paesi di origine dei flussi aiutandoli a combattere carestie e malnutrizione, fornire adeguato sostegno ai Paesi limitrofi e alle aree soggette a ostilità. Anche in seno alle Nazioni Unite, l’Italia è fortemente impegnata nei negoziati in vista dell’adozione di un patto mondiale sui rifugiati, che rappresenta lo strumento per offrire risposte concrete e universalmente accettate”.

Papa Francesco contro i populisti alla Trump, che “creano una psicosi” contro i migranti

Dal canto suo papa Bergoglio ha affondato il coltello nella piaga politica, quella dei populisti che stanno “creando una psicosi” sulla questione dell’immigrazione, mentre le società europee stanno affrontando un “grande inverno demografico” e senza immigrazione l’Europa “si svuoterà”. Papa Francesco lo rivela in un’intervista esclusiva all’agenzia internazionale Reuters – che esce nella Giornata mondiale del rifugiato – nella quale critica anche l’amministrazione Trump per la politica di arrestare i messicani che cercano di entrare negli Stati Uniti e separare i bambini dai genitori.

Medici senza frontiere: “profughi, rifugiati, migranti sono innanzitutto persone sopravvissute a situazioni drammatiche”

Nella Giornata Mondiale del Rifugiato, Medici senza frontiere (Msf), che fornisce assistenza medico-umanitaria in decine di campi profughi e insediamenti informali in tutto il mondo ricorda che “rifugiati, richiedenti asilo, migranti, sono in primo luogo persone, sopravvissute a situazioni drammatiche, a cui va garantito un porto sicuro nel più breve tempo possibile, assistenza, beni essenziali e condizioni dignitose, oltre alla possibilità di richiedere protezione”. “Mentre la nave Aquarius era lontana dalla zona di ricerca e soccorso – dichiara Anne Garella, capomissione di Msf in Italia – perché costretta dalle autorità italiane a sbarcare in Spagna altri precari barconi sono partiti dalla costa libica. Purtroppo c’è stato subito un nuovo naufragio, altri potranno accadere. Decine di sopravvissuti sono stati lasciati in mare per giorni prima di approdare in un porto sicuro. L’imperativo umanitario di salvare vite – sottolinea – deve avere la priorità. Le politiche non devono essere fatte sulla pelle dei più deboli, ma ai tavoli degli Stati Europei, ai quali chiediamo al più presto soluzioni concrete e responsabilità condivise per chi cerca protezione in Europa”.

La Cgil: “la Giornata mondiale del rifugiato non si riduca a mera celebrazione, ma sia punto di partenza per rimettere al centro l’umanità”

“Quest’anno più che mai, in un momento in cui odio, razzismo, intolleranza e mancato rispetto dei diritti umani sono all’ordine del giorno e della cronaca, occorre far sì che la Giornata mondiale del rifugiato non si riduca a mera celebrazione, ma sia il punto di partenza per rimettere al centro l’umanità e per una decisa reazione di tutta la società civile contro i muri e la chiusura dei porti, per chiedere un reale e radicale cambiamento delle politiche dell’immigrazione, a partire dal Consiglio europeo del 28 giugno”. Lo afferma il segretario confederale della Cgil Giuseppe Massafra, sottolineando che “la solidarietà non si può criminalizzare: soccorrere e salvare i rifugiati, i richiedenti asilo o protezione internazionale costretti a fuggire da guerre, conflitti, violenze, fame e povertà, deve essere la priorità per ogni Paese civile”. Quanto accaduto con la nave Aquarius “segna – prosegue il dirigente sindacale – un punto di non ritorno: il governo italiano, i governi degli altri Stati del continente e le istituzioni europee tutte non possono più rimandare una ferma assunzione di responsabilità”.

La sindaca di Barcellona, Ada Colau, in corteo a Bologna: “La Lega non rappresenta l’Italia”. L’altro non è mai il nemico, ma l’amico

La Lega? “So che non vi rappresenta, perché l’Italia è un Paese colto, impegnato con la vita umana” e quindi “sapete che è importante difendere la solidarietà”. Così è intervenuta la sindaca di Barcellona Ada Colau parlando al microfono durante la manifestazione organizzata dai collettivi studenteschi Labas, Vag61 e Tpo a Bologna in “difesa dei diritti umani e contro il Governo Salvini-Di Maio”. “Mi vergogno profondamente come cittadina spagnola e europea di queste politiche che stanno portando avanti gli Stati europei”, aggiunge la sindaca attaccando duramente il partito guidato dal Ministro dell’Interno Matteo Salvini e le sue decisioni in merito alla questione migratoria. “Credo sia molto importante dire che non esiste nessuna crisi di migranti, nessuna crisi di profughi – continua Colau – esiste soltanto una crisi di valori degli Stati europei”. È l’Europa quindi, secondo lei “che sta naufragando nel profondo delle politiche di confine”. La sindaca, che ha accompagnato per lunga parte il corteo, ha aggiunto che è necessario “riconoscere che ci sono paure nei cittadini che sono legittime e reali”. Abbiamo paura “di perdere il lavoro, la casa, la pensione; che i nostri bambini vivranno peggio dei noi” continua Colau. Secondo lei però “l’unico modo per sconfiggere questi timori è farlo insieme, creando comunità” e le città come Bologna “sono il luogo chiave, lo spazio dove incontrarsi per capire che l’altro non è mai il nemico ma l’amico”.

De Petris, LeU: “accogliere chi fugge da guerre, fame e malattie è spartiacque di civiltà”

“Il governo Salvini-Di Maio ha scelto di celebrare la Giornata Mondiale del Rifugiato violando Convenzioni e diritto internazionale. Gli vorremmo ricordare l’art. 10 della Costituzione”. Così in tweet la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto, in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato. “Mai come in questo momento – ha proseguito – è necessario ricordare che dare accoglienza agli esseri umani che fuggono dalla guerra, dalle malattie e dalla fame è uno spartiacque di civiltà, un principio al quale nessun Paese democratico e civile può venir meno. Troppo spesso, in questi ultimi anni, l’Europa ha affrontato questa sfida senza vera solidarietà”. “Troppo spesso i singoli Paesi hanno cercato di sfuggire alle loro responsabilità. E’ ora – ha concluso De Petris – che l’Italia e l’Europa tutta riaffermino nei fatti fedeltà e coerenza a questo inderogabile principio d’umanità”.

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