
Il centrodestra a trazione leghista si aggiudica la tornata elettorale svoltasi nel fine settimana in oltre 700 comuni. Frena invece il Movimento Cinquestelle mentre il centrosinistra va a corrente alternata: subisce una batosta a Catania ma esce vincitore a Brescia andando inoltre al ballottaggio in diversi grossi comuni del centro. Questo lo scenario che, a scrutini ancora aperti, esce dalle urne; un responso che sembra premiare a pieni voti la linea Salvini a partire dalla prevedibile vittoria a Treviso, dove Mario Conte conquista la poltrona di sindaco facendo tornare al potere la Lega dopo la parentesi di Giovanni Manildo. Centrodestra in vantaggio anche a Vicenza dove Francesco Rucco evita il ballottaggio, Sondrio (con Marco Scaramellini in netto vantaggio ma sotto la soglia del 50% che garantisce la fascia tricolore al primo turno), Viterbo, Cinisello Balsamo, Sondrio, Terni, Brindisi, Catania e Siracusa. Il centrosinistra, invece, è avanti ad Ancona, Siena e Brescia con Emilio Del Bono (Pd) che ha ottenuto la riconferma al primo turno con il 53,9%. Erano chiamati al voto sei milioni e mezzo di aventi diritto ma l’affluenza si è assestata su una quota piuttosto bassa, ovvero al 62%. Alle precedenti elezioni comunali l’asticella della partecipazione era arrivata al 67,24%.
Il centrosinistra non viene umiliato ma registra comunque un arretramento rispetto al voto del 2013 quando conquistò 14 dei 20 capoluoghi al voto. Ora, invece, come detto perde Catania. A Siena, il sindaco dem uscente Bruno Valentini dovrà scontrarsi al ballottaggio contro Luigi De Mossi del centrodestra. A Terni, dove il Pd ha guidato la città negli ultimi anni, si profila una sfida tra il candidato della Lega e della coalizione di centro-destra, Leonardo Latini, e quello del Movimento 5 Stelle, Thomas De Luca. A Massa (Carrara) si profila un ballottaggio tra Alessandro Volpi e Francesco Persiani del centrosinistra. A Imola, provincia di Bologna, inedito ballottaggio tra Carmen Cappello del Pd e Manuela Sangiorgi del M5S. Ballottaggi tra centrodestra e centrosinistra si profilano anche a Sondrio, Teramo, Brindisi. Nelle città toscane, il centrosinistra è in vantaggio sugli avversari, ma il secondo turno non è privo di rischi perché tutti i candidati sono intorno al 30%. Nei due municipi di Roma chiamati al voto, cattive notizie per il Movimento 5 Stelle: entrambi i candidati sono virtualmente fuori dai giochi, mentre il centrosinistra va verso una doppia vittoria, che nell’VIII dovrebbe arrivare già al primo turno, con Amedeo Ciaccheri sopra il 54%. M5s arretra anche a Ivrea. Tiene invece a Fiumicino il sindaco uscente di centrosinistra Esterino Montino, che supera il candidato centrista Baccini. Molto male l’esponente dei 5 Stelle Fabiola Velli.
Il caso Pisa: centrodestra in vantaggio sul centrosinistra di pochi voti. La sinistra, sia pure divisa, sfiora il 10%
Saranno Andrea Serfogli (centrosinistra) e Michele Conti (centrodestra) i due sfidanti del ballottaggio per eleggere il nuovo sindaco di Pisa. E sarà un testa a testa. A scrutinio non ancora concluso Serfogli, appoggiato dal Pd e da alcuni liste civiche ma non dalle forze della sinistra, divisa in due tronconi, ha portato a casa poco meno di un terzo dei voti. Praticamente identico risultato per Conti, che invece è riuscito a riunire intorno al suo nome tutte le forze del centrodestra (Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia). Sotto le aspettative il Movimento 5 Stelle che con Gabriele Amore si aggira invece intorno al 10 per cento. Molto significativo il voto a sinistra del Pd: la coalizione con Rifondazione comunista, Possibile e la lista civica Una città in Comune raggiunge quasi l’8% mentre Sinistra Italiana non sembra superare l’1,5%. Per capire se la città della Torre resterà il feudo rosso che è sempre stato dal dopoguerra ad oggi oppure se dovrà cambiare bandiera cedendo la poltrona di sindaco al leghista Conti bisognerà dunque attendere il secondo turno in programma il 24 giugno.
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