Legge 194, a Roma una campagna brutale delle falangi anti-abortiste. Ma i manifesti di CitizenGo restano appesi sulle paline del Comune. Federconsumatori: “E’ disinformazione”

Legge 194, a Roma una campagna brutale delle falangi anti-abortiste. Ma i manifesti di CitizenGo restano appesi sulle paline del Comune. Federconsumatori: “E’ disinformazione”

CitizenGO ha affisso una serie di manifesti per le strade della Capitale in vista della ‘Marcia per la Vita’, in programma sabato 19 maggio. La campagna ha già suscitato numerose polemiche e in molti hanno chiesto l’intervento di Campidoglio e Agcom. In vista della ‘Marcia per la Vita’, in programma sabato 19 maggio a Roma, CitizenGo ha fatto affiggere  una serie di manifesti per le strade della Capitale che riportano la frase: “L’Aborto è la prima causa di Femminicidio nel mondo”. L’iniziativa ha provocato numerose reazioni sdegnate, tra cui quella della senatrice del Partito democratico Monica Cirinnà, che ha richiesto “un immediato intervento delle istituzioni, a partire dall’Autorità delle Comunicazioni, per rimuovere subito i manifesti e per fermare la diffusione di false informazioni”.

Numerose le reazioni sui social e non solo. Rebel Network, la rete femminista per i diritti, ha pubblicato un post su Facebook in sui attacca duramente l’iniziativa e chiede a Virginia Raggi di “intervenire immediatamente per far rimuovere questo vergognoso manifesto da uno dei gruppi a nostro parere pro-odio e contrari alla libertà di scelta delle donne”. Della stessa opinione la presidente del II municipio Francesca Del Bello, che ha dichiarato: “Questa mattina Roma si è svegliata nuovamente invasa da manifesti offensivi per tutte le donne, soprattutto per quelle che hanno conosciuto l’esperienza difficile dell’aborto o della violenza. Chiediamo al Campidoglio e all’assessore Marzano di intervenire tempestivamente”. Durissima la reazione anche di Federconsumatori che parla di campagna brutale e fuorviante: “La campagna #stopaborto ha invaso Roma con manifesti che associano l’aborto al femminicidio. È allarmante notare il grave imbarbarimento del messaggio trasmesso – afferma Emilio Viafora, Presidente della Federconsumatori – si tratta di una vera e propria campagna di disinformazione, che lede gravemente i diritti conquistati dalle donne in termini di libertà di scelta sulla propria vita e sulla propria salute.”

Per questo ci uniamo all’appello che invita il Sindaco della Capitale ad operare una pronta rimozione dei manifesti.  Tra una settimana esatta ricorreranno i 40 anni dalla data in cui, in Italia, è stata varata la Legge 194 del 1978 che disciplina l’interruzione volontaria di gravidanza. Una conquista di libertà che ha rappresentato un passo fondamentale nella storia della società italiana. Come Federconsumatori riteniamo indispensabile tutelare la libertà di scelta delle donne, già pericolosamente minata da diffuse obiezioni di coscienza. Il primo passo in questo senso è preservare e rispettare la loro sensibilità.

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