Legambiente. Rapporto Ispra: 130mila tonnellate annue di fitofarmaci in agricoltura. Gentili: “Puntare su modello agricolo biologico e per la qualità”. Marcia Stop Pesticidi il 13 maggio a Treviso, Verona e Bolzano

Legambiente. Rapporto Ispra: 130mila tonnellate annue di fitofarmaci in agricoltura. Gentili: “Puntare su modello agricolo biologico e per la qualità”. Marcia Stop Pesticidi il 13 maggio a Treviso, Verona e Bolzano

Sulla base dei dati emersi dall’ultimo Rapporto Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) sui pesticidi nelle acque, Legambiente reclama a gran voce l’uso massiccio in agricoltura di fitofarmaci e pesticidi, ufficiali nemici per la salute dell’uomo e per la salubrità dell’ambiente nel quale si riversano, in particolare nelle acque delle falde, dei fiumi e dei laghi in prossimità.

“La contaminazione da fitofarmaci del 67% dei punti monitorati nelle acque superficiali e di un terzo di quelle sotterrane conferma che la strada è ancora lunga – ha affermato Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente – Nonostante la crescita esponenziale dell’agricoltura biologica e di pratiche sostenibili stiano dando comunque un contributo importante alla riduzione, al ripristino della biodiversità e alla salute dei suoli” continua.

In Italia, in particolare nelle regioni settentrionali, Pianura Padana e Veneto, è stato registrato l’utilizzo di circa 130mila tonnellate annue di prodotti fitosanitari che contengono più di 400 sostanze diverse, da un minimo di 5 ad un massimo di 55 per singolo campione, di cui i più pericolosi sono il glifosato e gli erbicidi che sarebbero da bandire totalmente. Fino ad oggi a ben poco è valso il Piano nazionale per l’uso sostenibile di tali prodotti, in vigore da quattro anni, troppo incentrato sull’agricoltura conservativa, dal momento che anche la Politica agricola comunitaria (Pac), che ha subito una riduzione dei fondi per lo sviluppo rurale del 26%, risulta ferma sulle medesime posizioni, giungendo così ad escludere la possibilità di un vicino radicale cambiamento di rotta.

“È stato possibile far emergere le criticità presenti grazie all’aumento delle ispezioni, testimoniato dall’ottimo lavoro portato avanti da Ispra con questo rapporto – ha constatato Angelo Gentili, responsabile Agricoltura di Legambiente – Serve però uniformare i controlli su tutto il territorio nazionale, attuando quanto previsto dalla legge 132 del 2016 per la protezione dell’ambiente, oltre che investire maggiormente su ricerca e innovazione per l’agroecologia, verso tecniche e metodi di produzione che riducano drasticamente la dipendenza dall’uso di prodotti fitosanitari. L’agricoltura di qualità, oltre al chilometro zero e alla sostenibilità della filiera, deve puntare a eliminare i pesticidi”.

Il 13 maggio, Legambiente sarà in prima fila nella Marcia Stop Pesticidi a Treviso, Verona e Bolzano che è stata indetta allo scopo di chiedere drastiche riduzioni, se non concrete alternative, all’uso di tali sostanze nocive in agricoltura per un’eliminazione graduale ad esclusivo vantaggio delle aree naturali, a partire dai siti protetti appartenenti alla Rete Natura 2000.

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