
Elia Viviani ci prova. Aveva detto prima della partenza della settima tappa, quella che ha trasferito il Giro dalla Sicilia alla Calabria, dopo la trasferta in Israele: “Non c’è due senza tre”. Ma questa volta il proverbio non è stato rispettato. Viviani sul traguardo di Praia a Mare, la tappa era partita da Pizzo, è stato battuto per un soffio da un irlandese, Sam Bennett. Forse la squadra di Viviani non è riuscita nell’intento di coprirlo e poi lanciarlo nella volata. Bennet ha condotto una volata in modo esemplare, agganciato alla ruota del nostro campione olimpico, fino a trenta metri dal traguardo, uno scatto ed appaia Viviani che non ne ha più e negli ultimi trenta metri perde la testa della corsa. Per Bennet, 27 anni, il 23° successo della carriera, quello che gli dà il maggior prestigio. Terzo un altro italiano, Niccolò Bonifazio. Aveva forato a 18 km dal traguardo, ce l’ha fatta a rientrare ed a superare Sacha Modolo, con Jakub Mareczko sesto. Il duello Bennett-Viviani era già andato in scena nella volata di Eilat, terza tappa. Viviani ebbe la meglio subendo anche una grave scorrettezza di Bennet che lo aveva quasi mandato a sbattere contro le transenne.
La classifica non cambia, la tappa pianeggiante, 159 chilometri lungo la costa non è di quelle che si presta a qualche grande impresa. Una fuga a tre che finisce a 15 chilometri dal traguardo. Viviani, con i suoi piazzamenti, rafforza la maglia ciclamino. Finler, ultimi cinque chilometri, a settanta all’ora. Classifica immutata: il britannico Simon Yates mantiene la maglia rosa con 16’’ su Dumoulin, 26’’ sul compagno Chaves e 43’’ su Pozzovivo.
Oggi ottava tappa, si entra in Campania, pendenze con qualche difficoltà
Sabato 12 ottava tappa, il Giro torna a salire nella Praia a Mare-Montevergine di Mercogliano, 209 km e secondo traguardo in quota dopo l’Etna. Dalla Calabria, si attraversa per un breve tratto la provincia di Potenza per entrare in Campania e dirigersi verso i traguardi volanti di Agropoli (km 110) e Salerno (km 155). Ultimi 55 km sempre in salita (più o meno pendente) fino alla periferia di Avellino. Da Torrette di Mercogliano inizia l’ascesa al gpm finale di seconda categoria: sono 17,1 km regolari e pedalabili, con pendenze medie del 5% e una punta al 10%. È la sesta volta che Montevergine di Mercogliano ospita un arrivo di tappa, l’ultima nel 2011 con vittoria del belga De Clercq davanti a Michele Scarponi.
Ordine di arrivo settima tappa
1. Sam BENNETT (Irl – Bora-Hansgrohe) 159 km in 3.45’27’’, media 42,32 km/h; 2. Viviani; 3. Bonifazio; 4. Modolo; 5. Van Poppel (Ola); 6. Mareczko; 7. Venturini (Fra); 8. Pedersen (Dan); 9. Roelandts (Bel); 10. Debusschere (Bel); 24. S. Yates (Gb); 25. Froome (Gb); 31. Dumoulin (Ola); 34. Pozzovivo; 37. Chaves (Col); 43. Aru; 52. Pinot.
CLASSIFICA GENERALE
1. Simon YATES (Gb – Mitchelton-Scott); 2. Dumoulin (Ola) a 16’’; 3. Chaves (Col) a 26’’; 4. Pozzovivo a 43’’; 5. Pinot (Fra) a 45’’; 6. Dennis (Aus) a 53’’; 7. Bilbao (Spa) a 1’03’’; 8. Froome (Gb) a 1’10’’; 9. G. Bennett (N. Zel) a 1’11’’; 10. Aru a 1’12’’
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