Vaccinazioni, da lunedì i presidi chiudono le aule ai bambini sotto i sei anni se non in regola con la legge

Vaccinazioni, da lunedì i presidi chiudono le aule ai bambini sotto i sei anni se non in regola con la legge

I bambini sotto i sei anni non in regola con la documentazione per le vaccinazioni “da lunedì non possono essere ammessi in aula”. A ribadirlo è Licia Cianfriglia, responsabile delle relazioni istituzionali dell’Associazione nazionale presidi, nel giorno in cui scade il termine per la presentazione dei certificati vaccinali necessari per evitare l’esclusione da nidi e materne. “C’è una legge dello Stato e i presidi hanno l’obbligo di farla rispettare”, spiega Cianfriglia, ricordando come le scuole abbiano dato “ampia comunicazione ai genitori, che hanno avuto tutto il tempo per mettersi in regola. Del resto, come noto, non occorre che i bimbi siano già stati vaccinati, basta che sia stata presentata alla Asl richiesta di effettuazione della vaccinazione e che la somministrazione sia stata fissata anche dopo il 10 marzo”. Il termine ultimo era fissato, come detto, al 10 marzo per le vaccinazioni obbligatorie, ovvero quelle relative ai figli iscritti in nidi, asili e altre scuole. Le autocertificazioni, consegnate prima dell’inizio dell’anno scolastico, entro il 10 marzo andranno sostituite con la documentazione che prova l’avvenuta somministrazione dei vaccini. Saranno considerate valide anche le prenotazioni degli appuntamenti presi alle Asl.

La puntualizzazione arriva direttamente dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzin Se i genitori dimostreranno di avere fissato la data per le vaccinazioni – è la rassicurazione ministeriale, contenuta in una nota inviata all’Associazione nazionale dei comuni italiani – i figli “potranno continuare a frequentare i servizi educativi per l’infanzia e le scuole dell’infanzia sino alla fine dell’anno scolastico in corso”. Dopo il 10 marzo, per gli inadempienti, non ci sarà un “cartellino rosso” immediato. Prima scatteranno le convocazioni, i colloqui informativi, gli inviti a ripensarci e le diffide previste dalla normativa. Poi, se verrà mantenuta la decisione di non sottoporre i figli a vaccinazione, in nidi e asili pubblici e privati “sarà precluso l’accesso ai soli minori i cui genitori/tutori/affidatari non siano in regola neppure con tale adempimento”. Per le scuole elementari sono previste multe, non espulsioni.

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