
Non c’erano sufficienti prove per continuare il fermo dopo le 48 ore di rigore ed i sette italiani arrestati per l’omicidio di Jan Kuciak e della sua compagna Martina Kusnirova sono stati rilasciati. La notizia è stata data questa mattina dal portavoce della polizia slovacca Martin Waldl che ha riferito che la scadenza del termine legale del fermo è di 48 ore, questo il tempo necessario fissato dalla legge per formulare una accusa e mantenere le misure del fermo o degli arresti.
Il portavoce della polizia ha inoltre affermato che al momento le autorità non intendono fornire ulteriori dettagli sulla vicenda e questo significa che le indagini vanno avanti. Il giornalista aveva a lungo indagato sugli affari della ‘ndrangheta nel suo Paese. Le cosche avrebbero, secondo i bene informati, infiltrato anche le istituzioni di quel Paese e su questo Kuciak stava costruendo la sua ultima inchiesta. Sembrerebbe che l’ordine di eliminarlo sia arrivato direttamente dalla Calabria, troppo concreti i rischi per la criminalità organizzata di veder sfumare gli affari legati all’economia slovacca. L’inchiesta di Kuciak, se portata a termine, avrebbe provocato un terremoto politico ed istituzionale. Le prime ricostruzioni parlano di coinvolgimenti ad altissimo livello, di fondi europei finiti nella pancia delle ‘ndrine e dei fiancheggiatori politici locali.
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