
Nove mesi di complesse indagini, appostamenti , uso di strumenti tecnici, hanno condotto la polizia locale di Roma Capitale, a fare irruzione mercoledì mattina, su disposizione della Procura della Repubblica di Roma, in un appartamento in zona Borghesiana al fine di acquisire il materiale probatorio su un’organizzazione nigeriana dedita allo sfruttamento della prostituzione. L’operazione ha alzato un velo sull’inquietante storia delle ragazze su strada (considerate parti offese), che, come emerso dalle indagini, venivano vendute, alcune delle quali minori, dalle stesse famiglie od offerte come risarcimento per debiti non pagati in patria, all’organizzazione criminale. Sul territorio italiano, la gestione delle ragazze era affidata a maitresse di sesso femminile, che ne curavano contabilità e controllo, mentre agli affiliati di sesso maschile, erano affidati i compiti punitivi in caso di inadempienze.
In collaborazione con gli operatori del programma “Roxane”, che si occupa di protezione alle vittime della tratta, questa mattina i caschi bianchi, coordinati dal vice comandante del Corpo Lorenzo Botta, hanno provveduto a rendere finalmente libere le ragazze, sequestrando i libri contabili della banda e la somma di 8.000 euro in contanti. Alle ragazze, che per non dare nell’occhio venivano fatte prostituire nel Frusinate, oltre alle violenze fisiche, subivano intimidazioni e minacce di riti Vodoo, che ha reso necessario il supporto psicologico nella successiva fase di assistenza alle stesse.
- Governo Draghi. Erasmo Palazzotto lascia Sinistra Italiana: sbagliato non votare la fiducia - 17 Febbraio 2021
- Flc Cgil. Cristina Messa, ministra di Università, Ricerca e AFAM. Auguri di buon lavoro ma necessari grandi investimenti, una governance nazionale e la centralità del sistema pubblico - 14 Febbraio 2021
- Fp Cgil. La segretaria generale Sorrentino: ministro Brunetta, scelta incomprensibile - 14 Febbraio 2021