
Non c’è pace, non c’è tranquillità per i lavoratori dell’impero di Marchionne. Malgrado l’impegno più volte preso dall’ad, la piena occupazione entro il 2018, si va avanti come il gambero: per quasi tutti i lavoratori dello stabilimento Maserati di Grugliasco, oltre 1.500 a partire da aprile scatterà il contratto di solidarietà per sei mesi, ma non è detto che si vada ben oltre mettendo in discussione, di fatto, il futuro della azienda. La decisione è stata comunicata dalla direzione alle Rsu, le rappresentanze sindacali aziendali. I contratti dureranno, ufficialmente, sei mesi per 1.582 dipendenti sui 1.683 totali: la riduzione media massima dell’orario di lavoro sarà del 59%. L’esubero dichiarato è di 933 lavoratori. Lo rende noto la Fiom torinese. Il contratto di solidarietà – spiega – subentra alla cassa integrazione ordinaria che è ormai usata strutturalmente alla Maserati: nel 2017 i giorni di cassa integrazione sono stati 62 (su 220 lavorabili) e nel 2018 si è arrivati già a 30 giorni su 63 lavorabili (con quella già comunicata per fine marzo). Non si tratta di un caso isolato.
De Palma (segretario nazionale Fiom): allarme rosso per le giornate di fermo decisi dalle aziende
La Fiom, in una nota diffusa da Michele De Palma, segretario nazionale annuncia una settimana di mobilitazione negli stabilimenti Fca e Cnhi “per il futuro occupazionale e contrattuale dei lavoratori. L’investor day di giugno – è scritto nel comunicato – è troppo lontano, e troppe incertezze ci sono sul futuro, sia per il polo del lusso che per la produzione di utilitarie. Dopo la Carrozzeria di Mirafiori i contratti di solidarietà verranno, da oggi, avviati anche alla Maserati di Grugliasco, per 6 mesi a partire da aprile per 1.582 dipendenti su 1.683 totali Le giornate di fermo decise dalle aziende per i centri di ricerca e per la produzione sono ormai da allarme rosso”.
Bellono e Lazzi (Fiom). L’uso degli ammortizzatori a Grugliasco non è destinato a cessare
“La situazione – dicono Federico Bellono segretario generale della Fiom di Torino e Edi Lazzi responsabile della Maserati per la Fiom – è molto più che allarmante. Dopo la Carrozzeria di Mirafiori adesso tocca anche alla Maserati di Grugliasco avviare l’utilizzo del contratto di solidarietà. Non è certo un buon segno in quanto l’azienda ha la certezza che l’uso degli ammortizzatori non è destinato a cessare”. “Anche questa volta viene sfumata la promessa della piena occupazione per i lavoratori – aggiungono Bellono e Lazzi -. Bene abbiamo fatto quindi, come Fiom a sollevare con le istituzioni locali il problema del gruppo Fca a Torino. Servono immediatamente nuove produzioni di modelli auto sia alla Carrozzeria che alla Maserati”.
Inusitata la presa di posizione di Fim Cisl, Uilm Uil, Fismic, Ugl e Quadri, tutti insieme a far fronte comune con l’azienda, malgrado la gravità della decisione. In un comunicato affermano che il “provvedimento consente di attenuare l’impatto economico e sociale sui lavoratori e sulle loro famiglie”. La cassa di solidarietà sarebbe “un traghettamento verso l’appuntamento del prossimo giugno quando si conosceranno i dettagli del piano industriale del gruppo”. Come dire che viene accettata la cassa di solidarietà, rimedio estremo , al buio, senza conoscere i piani di Fca.
Venti iniziative di mobilitazione per il lavoro e i diritti. Assemblee, volantinaggi, scioperi
Per quanto riguarda la settimana di mobilitazione indetta dalla Fiom sono previste venti iniziative di mobilitazione per il lavoro e i diritti già nella prima settima. Sono in corso volantinaggi negli Enti Centrali Torino, al CRF Torino, al Mirafiori Motor Village, alla Magneti Marelli Sulmona e alla FCA di Pratola Serra (Avellino). In data odierna, inoltre, sono stati organizzati assemblee e volantinaggi al Sevel di Atessa e alla VM Cento. Domani sono state indette iniziative agli Enti Centrali e CRF di Pomigliano, alla Magneti Marelli Caivano e alla FCA Grugliasco. Giovedì 15 marzo i volantinaggi e le assemblee riguarderanno la Magneti Marelli Bologna, la Magneti Marelli di Crevalcore, la FCA GB VICO Pomigliano, il polo logistico GB VICO di Nola, la FCA Melfi, la FCA Cassino, la PCMA Magneti Marelli Paliano, in cui si faranno 2 ore di sciopero per turno, alla CNHI Lecce, alla Magneti Marelli Bari, alla FCA Foggia. Venerdì 16, poi, ci saranno volantinaggi alla Cnhi e alla Maserati di Modena.
Appello Fiom per impegno di tutti sindacati in assemblee, iniziative unitarie: no a dividere i lavoratori
“La Fiom fa appello a tutte le lavoratrici e i lavoratori – conclude il comunicato sindacale – a sostenere le iniziative che mettiamo in campo”. I sindacati firmatari dell’accordo con la Maserati “invece di dividere i lavoratori, si impegnino in una campagna di assemblee e iniziative unitarie per riaprire la vertenza sul piano occupazionale e industriale. Troppo tempo è passato e poco ne abbiamo davanti, il ritardo accumulato mette a rischio il mantenimento dei livelli occupazionali, perché si è creato un disallineamento tra l’utilizzo degli ammortizzatori sociali e i tempi di messa in produzione di nuovi modelli. È indispensabile che la proprietà faccia chiarezza sul futuro, non pensi solo all’azzeramento del debito, investa su nuovi modelli e favorisca la transizione dai modelli con motori tradizionali a nuove motorizzazioni ibride ed elettriche, perché senza innovazione non c’è futuro e occupazione”.
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