
Alessandro Neri, il giovane di 29 anni trovato morto in un canale della periferia sud di Pescara, è stato letteralmente giustiziato con due colpi di pistola di piccolo calibro alla testa. A darne notizia il comandante provinciale dei carabinieri di Pescara, colonnello Marco Riscaldati, in un incontro con i giornalisti, per fare il punto sullo stato delle indagini e dare le notizie essenziali sul delitto, che resta avvolto nel mistero. Il giovane potrebbe essere finito un giro sospetto che gli è costato la vita. Non è chiaro se la pista del delitto porti in sudamerica, dove il nonno aveva un vero e proprio impero economico, ma sembrerebbe una pista assolutamente improbabile, o se Marco sia finito vittima di losche vicende locali, legate all’attività imprenditoriale della famiglia. Effetti personali, come documenti o carte di credito, non sono stati ritrovati sul luogo del ritrovamento del cadavere del giovane e non è stata trovata neppure la chiave della macchina. Il portafoglio, come già emerso, non è stato trovato perché il ragazzo “non era solito utilizzarlo”. Il telefono cellulare, invece, è stato recuperato. In più occasioni sono stati svolti accertamenti sul luogo del ritrovamento del corpo e il materiale repertato è all’esame del Ris di Roma.”Non siamo in grado di stabilire con certezza se sia stato ucciso sul luogo del ritrovamento” ha aggiunto il colonnello Riscaldati.
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