Contratti, siglato accordo Sindacati-Confindustria. Camusso: “è investimento su autonomia delle parti sociali”

Contratti, siglato accordo Sindacati-Confindustria. Camusso: “è investimento su autonomia delle parti sociali”

Un nuovo modello contrattuale e di relazioni industriali tra Confindustria e Cgil, Cisl e Uil: questo l’accordo siglato venerdì dai leader sindacali e dal presidente degli industriali Vincenzo Boccia. In sintesi i punti dell’intesa: salari, il contratto collettivo nazionale indicherà il trattamento economico complessivo (Tec) e il trattamento economico minimo (Tem) per i lavoratori. Il Tec includerà, oltre al salario, anche altri trattamenti, come le eventuali forme di welfare. Il minimo tabellare sarà aggiornato in base all’inflazione armonizzata, al netto dalla variazione dei beni energetici importata. Rappresentanza: anche le associazioni dei datori di lavoro, così come già accade per i sindacati, dovranno misurare la loro rappresentanza. Un modo per contrastare il dumping contrattuale, ovvero la proliferazione di contratti firmati da organizzazioni non rappresentative. Welfare: la contrattazione collettiva punterà a offrire misure di welfare contrattuale su temi come la previdenza complementare, l’assistenza sanitaria integrativa, la tutela della non autosufficienza, la conciliazione famiglia-lavoro. Questo per offrire più tutele a tutti i lavoratori. Partecipazione: l’intesa invita a valorizzare, nei diversi ambiti settoriali, i percorsi più adatti per la partecipazione organizzativa dei lavoratori nelle scelte sulla vita aziendale, contribuendo, anche per questa via, alla competitività delle imprese e alla valorizzazione del lavoro.

Camusso, Cgil:Riscommettiamo sul tema della rappresentanza delle organizzazioni sindacali e imprenditoriali”

Il leader della Cgil, Susanna Camusso, ha affermato: “l’accordo è un investimento che facciano unitariamente sulla funzione contrattuale ma soprattutto sull’autonomia delle parti sociali dopo una lunga stagione che ne aveva messo in discussione ruolo e competenze”. Poi, ancora Camusso ribadisce: “non abbiamo bisogno di legislazioni che intervengano sulla sfera contrattuale”, sottolineando il ruolo e “la forte autonomia delle parti sociali”. Tra i punti dell’accordo sul nuovo modello contrattuale firmato da sindacati e Confindustria, oltre alla “centralità del contratto nazionale”, Camusso ha sottolineato anche i temi della sicurezza sul lavoro, della partecipazione e della rappresentanza. “Riscommettiamo sul tema della rappresentanza delle organizzazioni sindacali e imprenditoriali. C’è bisogno di dare certezza al sistema della rappresentanza e della contrattazione. Oggi – ha detto Camusso – proliferano le associazioni che esistono solo per fare dumping”.

Furlan, Cisl: “un messaggio che offriamo al paese”

Per la leader della Cisl Annamaria Furlan “il lavoro di quest’anno di confronto è stato serrato e nemmeno un minuto dedicato è stato un minuto perso. Al paese offriamo un messaggio molto importante: le imprese e i lavoratori sono un bene comune del paese che va salvaguardato, va alzata la qualità del lavoro”.

Boccia, Confindustria: “Il lavoro viene ora, la parte più difficile, forse ma anche la più affascinante”

Il capo di Confindustria Vincenzo Boccia spiega che “è stato un anno e mezzo molto importante che ha visto un confronto serrato non solo nel merito e che ha sviluppato una dimensione di lealtà e di fiducia senza le quali non saremmo arrivati a firmare il documento”. Si tratta di “una fiducia che manca ed è mancata nel Paese in questa fase di transizione”, prosegue sollecitando tutti a passare ora “da una stagione di confronto ad un confronto nell’interesse di tutti”. Questo perché, conclude, “bisogna fare le cose con corresponsabilità ed aprire una stagione in cui crescita e competitività non siano più i fini ma i mezzi”, aggiunge. “Il lavoro viene ora, la parte più difficile, forse ma anche la più affascinante”, conclude.

Share