
Ancora una morte bianca nel nostro Paese. Questa volta negativamente protagonista la Toscana dove un operaio di 39 anni è morto nella notte tra martedì e mercoledì mentre era al lavoro nel cantiere nautico Seven Stars, sul canale dei Navicelli a Pisa. Si chiamava Alessandro Colombini, di Cascina. E’ caduto da un ponteggio, da un’altezza di dieci metri. L’operaio lavorava come saldatore per una ditta di carpenteria che opera in appalto, la Mp Metal di Cascina, e si occupava di uno yacht in refitting. Sull’episodio stanno indagando i funzionari della Medicina del lavoro dell’Asl Toscana Nord Ovest. Il cantiere è stato sequestrato dal pm di turno della Procura di Pisa.
La Fiom: “Lotteremo e ci batteremo affinché venga restituito al lavoro ed ai lavoratori tutto il rispetto, il valore e la dignità che meritano
“Ancora un morto sul lavoro, una giovane vita spezzata nel cantiere Seven Stars a Navicelli di Pisa a seguito di una caduta da un ponteggio”. Lo afferma Maurizio Braccini, segretario generale della Fiom Toscana, aggiungendo: “Gli infortuni sul lavoro e le morti bianche non sono mai frutto del caso e la cantieristica resta uno dei settori più gravemente a rischio, soprattutto per la presenza di appalti e sub appalti spesso definiti nell’ottica del risparmio e che poi si traducono in peggiori condizioni per i lavoratori”. I datori di lavoro hanno gravi responsabilità per la mancata applicazione delle norme di sicurezza. “Chiediamo che sia fatta piena luce su quanto accaduto – prosegue – e vengano accertate tutte le responsabilità.Abbiamo denunciato più volte che la Nautica in toscana risente di uno sviluppo distorto e che le concessioni debbano essere rilasciate solo a seguito di precisi impegni e garanzie sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e dei diritti fondamentali dei lavoratori. Sul rilascio delle concessioni chiamiamo a risponderne tutte le Istituzioni ai vari livelli ad iniziare dalla regione Toscana”. La Fiom avvierà una vera e propria vertenza Nautica Toscana, annuncia, “perché questo sviluppo fondato spesso sull’arretramento delle condizioni dei lavoratori è ingiusto ed inaccettabile. È intollerabile che in un paese civile si continui a morire di lavoro ed avvengano gravi incidenti per l’aggiramento o il mancato rispetto delle norme di sicurezza. Lotteremo e ci batteremo affinché venga restituito al lavoro ed ai lavoratori tutto il rispetto, il valore e la dignità che meritano”.
Nicola Fratoianni, LeU: “siamo stanchi di sentire parlare di fatalità o di tragico episodio”
“Sono molto colpito. Poco più di 24 ore fa ero ai Navicelli ad incontrare i lavoratori dei Cantieri di Pisa che lottano a difesa del proprio posto di lavoro. (E mi auguro che le lentezze burocratiche siano al più presto superate per permettere di dare un futuro a quella realtà imprenditoriale). Ebbene dopo poche ore, a pochi metri da lì un lavoratore muore cadendo in un altro cantiere: siamo stanchi di sentire parlare di fatalità o di tragico episodio. È una vera e propria strage quotidiana”, afferma il capolista di Liberi e Uguali Nicola Fratoianni. “Una strage – prosegue il segretario nazionale di SI – inconsolabile per i familiari delle vittime ed insopportabile per chi come noi pensa che il lavoro debba essere tutelato e dignitoso. Le autorità ora facciano al più presto le verifiche del caso, ricostruiscano la vicenda e sia fatta luce fino in fondo anche perché da notizie di stampa sappiamo che quel cantiere navale 3 anni fa fu teatro di un’altra tragica morte. Ma l’aumento degli incidenti mortali sul lavoro ci dice anche che non bastano i messaggi di cordoglio dal governo: sono 15 anni che ad esempio non si assumono più ispettori e si tagliano le risorse per le loro missioni. Sul fronte della sicurezza dei lavoratori serve una vera e propria svolta. Occorre – conclude Fratoianni – intervenire prima e non dopo drammi di questo tipo”.
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