M5S, continua la telenovela sulla “rimborsopoli”. Intanto, da Liberi e Uguali si profila sempre meglio la campagna elettorale: Speranza, D’Alema e Fassina

M5S, continua la telenovela sulla “rimborsopoli”. Intanto, da Liberi e Uguali si profila sempre meglio la campagna elettorale: Speranza, D’Alema e Fassina

“Stiamo procedendo con i controlli per mettere fuori dalla porta quelli che non hanno donato tutto quello che avrebbero dovuto. Ad ora sono emerse irregolarità da parte di queste persone: Andrea Cecconi, Carlo Martelli, Maurizio Buccarella, Ivan Della Valle, Emanuele Cozzolino”, questa è la denuncia pubblica del Movimento 5 Stelle sul blog. “A ognuno di questi è stato chiesto di provvedere immediatamente a versare quanto dovuto. Domani pubblicheremo ulteriori dati”, si legge. Una vera e propria gogna pubblica, del tutto incostituzionale. Luigi Di Maio assicura che le mele marce saranno allontanate dal Movimento 5 stelle, ma il clamore suscitato dall’inchiesta delle Iene sull’affaire ‘rimborsopoli’ non diminuisce. Il Movimento ha avviato un’inchiesta interna: “Stiamo facendo tutte le verifiche” dice il candidato premier e vicepresidente della Camera. “Dal Movimento senz’altro li cacciamo” aggiunge riferendosi ai parlamentari che hanno omesso di versare parte delle proprie indennità al fondo per il Microcredito. “Chi ha violato le nostre regole”, chi ha “tradito i nostri principi sarà cacciato dal Movimento. Chi non risulterà in regola per me è già fuori” ribadisce dopo aver dimostrato carte alla mano alla troupe della trasmissione di Mediaset di aver restituito o rinunciato negli ultimi 5 anni a più di 370.000 euro. Come lui hanno fatto altri volti noti del movimento, come Danilo Toninelli e Barbara Lezzi. Insomma, conclude Di Maio, “questa vicenda sarà un boomerang per tutti i partiti che ci stanno attaccando perché ora per i cittadini è chiaro che noi abbiamo restituito 23 milioni di euro mentre gli altri si sono intascati fino all’ultimo centesimo. Il tempo di concludere le verifiche e per chi ha fatto il furbo non ci sarà più posto nel Movimento. Per noi le regole sono sacre e questa è una garanzia per gli italiani”. L’interrogativo di fondo resta il medesimo: si può essere cacciati da un movimento da candidati? No, non ci si può dis-candidare quando il proprio nome è sulla lista. Resta, ed è legale il seggio conquistato. Un secondo interrogativo riguarda la gogna pubblica: era proprio così necessaria? In fondo è solo una questione di regole interne.

Il commento di Giovanni Paglia, LeU

“Si può lasciar passare tutto ai parlamentari del Movimento Cinque Stelle: che a grappoli abbiano falsificato documenti per non versare il poco promesso, che a leggere i rendiconti dei ‘regolari’ anche un bambino capisca che siano veri come l’ottone, che abbiano acquistato auto e case spacciandole per spese connesse alla politica. Ma che il senatore Giarrusso scarichi le sue responsabilità sull’impiegato di banca ‘che avrà fatto bisboccia la sera prima’, questo non si può sentire. Almeno chi lavora, a differenza loro, non venga messo in mezzo”. Lo afferma Giovanni Paglia di Liberi e Uguali.

Speranza, LeU: “rappresentiamo il lavoro in Italia”. D’Alema: “l’ondata populista è responsabilità di ch ha governato” 

“Liberi e Uguali è la nuova forza che rappresenta il lavoro in Italia. Siamo l’unica vera novità di questa campagna elettorale”. Lo ha detto Roberto Speranza, intervenendo ad un’iniziativa pubblica a Campagna in provincia di Salerno. ”Dobbiamo ridare ossigeno ai tanti che hanno pagato il prezzo della lunga crisi economica. I ceti medi e quelli più deboli hanno bisogno di una nuova politica economica che metta al centro lavoro e sviluppo. Nei prossimi giorni di campagna elettorale dobbiamo impegnarci a combattere il qualunquismo dei 5 stelle, il vuoto politico del centrodestra e le clientele del Partito Democratico”, ha aggiunto.

“Se oggi c’è il rischio di un’ondata populista non è certo per colpa di Leu, ma è responsabilità di chi ha governato tradendo le aspettative di quella parte dei cittadini, insegnanti, lavoratori, giovani disoccupati, che il centrosinistra avrebbe dovuto tutelare”, ha dichiarato Massimo D’Alema candidato al Senato nella lista Liberi e Uguali a Noci intervenendo a un’iniziativa pubblica. “Noi semmai – ha aggiunto – siamo la forza che cerca di ricostruire un legame con questo popolo, che cerca di offrire ai cittadini l’alternativa di un voto per cambiare. Alla protesta non si risponde con la grancassa dell’ottimismo, ma offrendo una proposta di rinnovamento che sia seria e che guardi agli interessi dei ceti popolari”.

La polemica di Stefano Fassina contro Emma Bonino

“Cara Emma Bonino, continui a dare i numeri sulla finanza pubblica, oppure il Pd+Europa vuole bloccare i pensionamenti e le indicizzazioni anche delle pensioni sociali nei prossimi anni?”. Così in una nota Stefano Fassina, esponente di LEU, che spiega: “Secondo l’ultima Nota di Aggiornamento al Def, la spesa per pensioni è l’unica voce di spesa che aumenta. È previsto un incremento di 8 miliardi nel 2019 e altri 8 nel 2020. Insomma, per bloccare la spesa, sarebbe necessario un intervento brutale sulle pensioni, da far diventare una carezza la legge Fornero”. “In questa campagna elettorale- conclude Fassina- mancava il populismo thatcheriano del Pd+Europa”.

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