
Con fatica proseguono gli incontri al Mise. Siamo ancora alla “metodologia”, dice Francesca Re David, segretaria generale della Fiom al termine di una nuova riunione del tavolo aperto al ministero dello Sviluppo economico. “Per quanto ci riguarda – afferma Re David – la trattativa sindacale sulla vertenza Ilva ancora non è partita. Serve chiarezza, rispetto alla piena occupazione, ai diritti e ai salari per i lavoratori, al cronoprogramma del piano industriale e all’avanzamento del risanamento ambientale. Stiamo prevedendo un calendario che definirà oltre alle date anche gli argomenti da discutere. Nel corso dell’incontro di oggi pomeriggio abbiamo semplicemente condiviso la metodologia per iniziare finalmente la trattativa nel merito”. Gli argomenti da discutere sono il “preliminare” necessario vista la situazione che si è venuta a creare in una vertenza dove i problemi diciamo più strettamente sindacali sono strettamente legati non solo al piano industriale ma anche al piano ambientale che vede distanti governo, Regione e Comune di Taranto che hanno fatto ricorso al Tar presentando proposte che riguardano la sicurezza, la salute dei cittadini. Il ministro Calenda ha aperto, di fatto, una “guerra” nei confronti del presidente della Regione e del sindaco, creando una situazione di difficoltà. Non è un caso che la segretaria generale della Fiom metta l’accento sul piano industriale e il risanamento ambientale.
L’obiettivo di Arcelor Mittal e dei sindacati, che sono tornati al Mise per l’ennesimo incontro, sembra dunque essere quello di velocizzare la trattativa sull’Ilva. Nella riunione è deciso che verrà fissato un calendario di incontri tematici ravvicinati. A quanto si apprende le date dovrebbero essere fornite nelle prossime 24-48 ore dal Mise.
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