Nomination agli Oscar 2018. 13 per The shape of water di Guillermo del Toro. In corsa anche Luca Guadagnino con Chiamami col tuo nome, 4 candidature

Nomination agli Oscar 2018. 13 per The shape of water di Guillermo del Toro. In corsa anche Luca Guadagnino con Chiamami col tuo nome, 4 candidature

Sono state annunciate le candidature della novantesima edizione degli Oscar del cinema. La premiazione si svolgerà il 4 marzo a Los Angeles. Queste le principali nomination: MIGLIOR FILM: Chiamami col tuo nome, L’ora più buia, Dunkirk, Scappa – Get out Lady Bird, Il Filo Nascosto, The Post, La Forma dell’acqua, Tre Manifesti a Ebbing, Missouri MIGLIORE REGIA: Christopher Nolan per Dunkirk, Jordan Peele per Scappa – Get Out, Greta Gerwig per Lady Bird, Paul Thomas Anderson per Il Filo nascosto, Guillermo Del Toro per La Forma dell’acqua MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA: Timothee Chalamet per Chiamami col tuo nome, Daniel Day-Lewis per Il Filo Nascosto, Daniel Kaluuya per Scappa – Get Out, Gary Oldman per L’ora più buia, Denzel Washington per Roman J. Israel, Esq MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA: Sally Hawkins per La Forma dell’Acqua, Frances McDormand per Tre Manifesti a Ebbing, Missouri, Margot Robbie per I, Tonya Saoirse Ronan per Lady Bird, Meryl Streep per The Post MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA: Willem Dafoe per Un sogno chiamato Florida, Woody Harrelson per Tre Manifesti a Ebbing, Missouri, Richard Jenkins per La Forma dell’Acqua, Christopher Plummer per Tutti i soldi del mondo, Sam Rockwell per Tre Manifesti a Ebbing, Missouri MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA: Mary J. Blige per Mudbound, Allison Janney per I, Tonya Lesley Manville per Il Filo Nascosto, Laurie Metcalf per Lady Bird, Octavia Spencer per La forma dell’acqua MIGLIOR FILM D’ANIMAZIONE The Boss Baby di Tom McGrath e Ramsey Naito, The Breadwinner di Nora Twomey e Anthony Leo, Coco di Lee Unkrich e Darla K. Anderson, Ferdinand di Carlos Saldanha, Loving Vincent di Dorota Kobiela, Hugh Welchman and Ivan Mactaggart MIGLIOR FILM DI LINGUA NON INGLESE: Una donna fantastica (Cile), L’insulto (Libano), Loveless (Russia), Corpo e anima (Ungheria), The Square (Svezia) MIGLIOR FILM DOCUMENTARIO Abacus: Small Enough to Jail di Steve James, Mark Mitten e Julie Goldman Faces Places di Agnes Varda, JR e Rosalie Varda, Icarus di Bryan Fogel e Dan Cogan, Last Men in Aleppo di Feras Fayyad, Kareem Abeed e Sren Steen Jespersen, Strong Island di Yance Ford e Joslyn Barnes.

E’ andato a un soffio dalle 14 nomination record, come La La Land, Titanic e Eva contro Eva, ma rimane pur sempre in corsa per un filotto con le sue tredici nomination. Guillermo Del Toro fa il pieno di nomination nella corsa agli Oscar del 4 marzo. Il film del regista messicano “Shape of Water – La forma dell’acqua”, già vincitore di due Golden Globe per la musica e la regia sarà il grande protagonista della notte del Dolby Theatre. La favola fantasy che arriverà in Italia nel giorno di San Valentino, è la storia di Elisa (Sally Hawkins candidata) una giovane donna, orfana e muta che vive a Baltimora nell’epoca della Guerra Fredda. Si costruisce un mondo perfetto sconvolto da una creatura misteriosa con gambe, braccia e testa interamente coperte di squame, di cui si innamora. Sarà anche la notte di “Chiamami col tuo nome” di Luca Guadagnino che ha avuto quattro nomination: miglior film, miglior attore protagonista (il ventiduenne Timothée Chalamet), migliore sceneggiatura non originale (del grande maestro inglese James Ivory) e miglior canzone originale (Sufjan Stevens – Mistery of love). Il racconto di formazione di Luca Guadagnino dal romanzo di André Aciman “Chiamami col tuo nome”, in sala questo giovedì. È il terzo e ultimo film della “trilogia del desiderio” di Guadagnino, dopo Io sono l’amore (2009) e A Bigger Splash (2015).

Era dal 1999 che il film di un regista italiano non veniva nominato nella categoria miglior film: allora era “La vita è bella” di Benigni che vinse come miglior film straniero. Otto nomination a “Dunkirk” di Christopher Nolan sull’evacuazione durante la seconda guerra mondiale di 400.000 soldati inglesi dalla spiaggia francese di Dunquerque. Sette per “Tre manifesti a Ebbing, Missouri” di Peter McDonaugh sulla storia di una donna che cerca giustizia per la morte della figlia adolescente. Sei per il film su Churchill “L’ora più buia” e per “Il filo nascosto” di Paul Thomas Anderson. Sarà una serata anche all’insegna delle donne: Rachel Morrison è la prima donna candidata al premio per la miglior fotografia, e Greta Gerwig è la prima donna a essere candidata come migliore regista (per Lady Bird) dal 2010, quando Kathryn Bigelow lo vinse per The Hurt Locker. Meryl Streep ha ottenuto la sua ventunesima nomination, per il suo ruolo da protagonista in The Post. Curiosità: la candidatura come migliore attore non protagonista a Christopher Plummer, che ha sostituito Kevin Spacey in Tutti i soldi del mondo. Tra i molti trofei e premi della sua carriera, l’ex giocatore di basket Kobe Bryant ne ha aggiunto uno: una nomination per il miglior cortometraggio animato, Dear Basketball.

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