
Perquisizioni con sequestri di documenti sono avvenute nella sede di Milano di Trenord e in quella di Roma di Rfi contestualmente indagate per l’incidente ferroviario di giovedì scorso avvenuto nel milanese nel quale sono morte 3 persone e 46 sono rimaste ferite. Da quanto si è appreso le perquisizioni disposte dalla Procura di Milano sono state effettuate dagli uomini della Polfer che hanno preso ‘dati informatici’ e “documentazione cartacea relativa alla gestione della manutenzione ordinaria e straordinaria”.
Va detto che sono quattro le persone indagate per il disastro ferroviario avvenuto lo scorso 25. Si tratta dei vertici di Rfi e Trenord: l’ad e il direttore di produzione di Rete Ferroviaria Italiana Maurizio Gentile e Umberto Lebruto e l’ad e il direttore operativo Trenord Cinzia Farisè e Alberto Minoia e questo spiegherebbe le perquisizioni scattate a Roma e Milano. L’ipotesi di reato è, oltre a disastro ferroviario colposo, anche omicidio colposo plurimo per la morte delle tre donne nell’incidente.
Queste prime iscrizioni, a garanzia degli indagati, permetteranno ai vertici di Rfi e Trenord, di partecipare ai cosiddetti accertamenti tecnici irripetibili che verranno effettuati nell’ambito della super consulenza disposta dalla Procura per accertare le cause dell’incidente. Non si sa in vece ancora con certezza quando i vagoni verranno trasportati dal luogo dell’incidente in un apposito hangar. Dipende soprattutto da quando saranno terminati i rilievi e cristallizzate le prove.
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