
258 milioni le persone che hanno lasciato i loro Paesi di nascita e ora vivono in altre nazioni, con un aumento del 49% rispetto al 2000 (173 milioni) e del 18% sul 2010 (220 milioni). Il dato è riportato dall’Onu ed è contenuto nel rapporto sulle migrazioni internazionali, pubblicato in occasione della Giornata internazionale dei migranti. E se la percentuale degli abitanti del mondo che sono migranti è salita solo dal 2,8 al 3,4% in 17 anni, è invece aumentato di più il numero di coloro che abitano nei Paesi più ricchi: dal 9,6% del 2000 al 14% del 2017. A settembre dell’anno scorso tutti i 193 membri delle Nazioni Unite hanno adottato la Dichiarazione di New York sui rifugiati e sui migranti che ha stabilito che nessun paese può gestire il fenomeno delle migrazioni internazionali da solo. Su questa base i membri dell’Onu hanno concordato sulla necessità di attuare politiche tali da permettere di distribuire in modo più equo il numero di rifugiati. E di lottare contro la xenofobia, l’intolleranza e per il rispetto dei diritti umani. Quest’anno, inoltre, due terzi dei migranti erano distribuiti solo in 20 stati. Il paese che ne ospita di più sono gli Stati Uniti con 49,8 milioni di persone. Seguono Arabia Saudita, Germania e Russia con 12 milioni e quindi la Gran Bretagna con 9 milioni. La relazione biennale dice anche che i migranti hanno contribuito alla crescita della popolazione in Nord America e Oceania e che senza di loro la popolazione in Europa sarebbe diminuita dal 2000 al 2015. Per quanto riguarda le migrazioni nel Mediterraneo, l’Oim ha fatto sapere che dall’inizio dell’anno 3.115 rifugiati e migranti sono morti mentre tentavano di raggiungere l’Europa via mare. Da gennaio al 17 dicembre, sono arrivati via mare 168.314 migranti e rifugiati, quasi la metà dello stesso periodo dell’anno scorso. Di questi, poco più del 70% in Italia (118.064), il resto in Grecia, Cipro e Spagna.
Libia, situazione sempre più drammatica nei centri di detenzione, soprattutto per i minori
Sono 36.000 i minorenni migranti, di cui oltre 14.000 non accompagnati, che hanno bisogno di assistenza in Libia. E’ quanto ha precisato l’Unicef, aggiungendo che i minorenni rappresentano il 9% di un totale di circa 400.000migranti. In una nota, l’Unicef ha riferito di un accordo con l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) su un piano di azione per aumentare il supporto ai minorenni migranti in Libia, concentrandosi sulla protezione dei bambini, la salute, l’istruzione, l’acqua e i servizi igienico-sanitari. Questa collaborazione assicurerà che i diritti dei bambini vengano posti al centro di tutti i servizi di assistenza in Libia. Othman Belbeisi, Capo Missione Oim in Libia, ha dichiarato: “L’obiettivo, per tutta la durata della collaborazione, sarà di raggiungere e proteggere sempre più bambini migranti. I bambini sono tra i più vulnerabili e molti di loro hanno bisogno di protezione e supporto”.
Papa Francesco per la Giornata del migrante: “nessuno che fugga da guerra o fame può essere rifiutato”
“Un migrante che fugge dalla guerra o dalla fame non può essere rifiutato. E’ una persona: bisogna accoglierla e integrarla”, ha detto papa Francesco rispondendo in videocollegamento alle domande degli studenti dell’Università Sophia di Tokyo. “Questo – ha aggiunto il Papa – significa non rinchiudere i migranti in un ghetto”. “Integrare è accogliere la persona, dare un’istruzione e un lavoro”, ha spiegato osservando che, “al contrario, l’abbandono della persona, l’isolamento, può creare problemi contro la pace fomentando i gruppi terroristici. Un percorso inverso è la mescolanza, nuove famiglie che nascono dall’integrazione dei popoli”. “Certo – ha ricordato – il migrante deve rispettare le leggi di quella società che lo riceve, la sua storia”. Secondo il papa, “la questione dei rifugiati oggi è un problema di particolare rilevanza” ma riguarda la storia dell’uomo che è un migrante” per sua stessa natura. “L’Europa – ha esemplificato – è costituita da migranti che per secoli sono arrivati nel continente. Gli europei non sono una razza nata qui in Europa e sono europei. Hanno radici migranti”. “Il problema migratorio in Europa – ha scandito – è la pù grande tragedia dopo la Seconda Guerra Mondiale” ed è un “problema che dobbiamo affrontare”. Papa Francesco ha anche parlato dell’inverno demografico dell’Europa. “Gli europei non hanno figli. E quello spazio prima o poi sarà occupato da quelli che verranno”. L’integrazione e’ il modo affinche’ questo fenomeno avvenga in maniera non traumatica. “Non possiamo servire solo il denaro! Sembra che l’unica cosa che conti siano le finanze e il denaro. Sono al centro dell’interesse. E tutto è sacrificato per questo”. E “lo squilibrio ecologico influisce sulle disuguaglianze sociali”, crea nuovi poveri. E la povertà aumenta “perché il denaro è al centro dell’intero sistema economico mondiale”.
Francia. I socialisti attaccano Macron: governo disumano sui migranti
I socialisti francesi attaccano Emmanuel Macron e la politica sull’immigrazione annunciata dall’esecutivo guidato da Edouard Philippe che “dimentica i suoi doveri di umanità” e mette in atto una “politica migratoria vergognosa”. “La politica migratoria del governo suscita una grande inquietudine, non solo per ragioni semantiche, ma anche per misure concrete come il raddoppio della detenzione amministrativa per i migranti e la rimessa in discussione del diritto all’abitazione”, ha detto la deputata di Nouvelle Gauche, l’ex Ps, Ericka Bareigts durante una conferenza stampa all’Assemblea nazionale. “La politica migratoria del nostro paese deve riposare su due principi: fermezza e umanità”, ha aggiunto. Ma Macron, “che ha vinto contro il Front National, ha più di una responsabilità nell’aver dimenticato questo secondo principio”. “C’è una linea rossa che non deve essere attraversata – ha aggiunto la deputata socialista Elsa Faucillon – e Macron, malgrado i suoi annunci magniloquenti si appresta a mettere in atto una politica migratoria vergognosa, in Francia e nel mondo”. Anche il gruppo comunista ha attaccato la politica di Macron e ha annunciato una proposta di legge sui minori non accompagnati, che “sono bambini prima ancora di essere stranieri”.
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