
Tregua armata tra Campidoglio (sindaco Raggi ) e Governo (ministro Calenda). Dopo un durissimo braccio di ferro durato alcuni giorni, nella giornata di giovedì l’incontro chiarificatore, andato in scena dopo un botta e risposta al vetriolo tra i due contendenti, che oltre alle sorti dell’interesse nazionale e di quello locale, non perdono d’occhio l’imminenza delle elezioni politiche 2018 e dunque si muovono anche in conseguenza di questo appuntamento. Oggetto del contendere, naturalmente, il Tavolo per Roma fissato per il 17 ottobre, sui contenuti del quale inizieranno a lavorare immediatamente i tecnici di ambo le parti (Governo e Roma Capitale ndr). Dopo una tensione che dura da giorni, sembrerebbe, il condizionale è d’obbligo, che si sia tornati su un sentiero di collaborazione, dire fiducia è decisamente troppo. Troppe le tensioni dei giorni scorsi per parlare di una pace consolidata, tra Campidoglio e Palazzo Chigi, anche se le parole della Raggi sembrerebbero rassicuranti: “È andata bene, ci siamo chiariti. Le polemiche non interessano a nessuno, né a Roma né ai romani. Quello che ci interessa è che il tavolo si farà: incontrerò sicuramente il ministro già nella giornata odierna. È una grande opportunità per Roma e siamo tutti pronti”
La lettera del sindaco aveva fatto fibrillare il Governo
Il sindaco aveva inviato una lettera al ministro nella quale ha scritto: “Non sfuggirà certo la necessità di una semplificazione normativa e amministrativa che, completando la trasformazione avviata con D. Lgs. 17 settembre 2010, n. 156, garantisca una dignità istituzionale adeguata alla capitale del Paese e che, di conseguenza, favorisca un’azione diretta e più efficace dell’ente nei confronti di tutti i soggetti che operano sul territorio. Vorrei esprimere il forte bisogno che questa città sia destinataria di politiche di medio e lungo periodo non limitando il tavolo di rilancio a ‘passi operativi a breve’, come da Lei espressamente indicato nella lettera di invito. Di tutto questo, e di altro parleremo al nostro incontro che, in un clima di vivo interesse per lo sviluppo della nostra città, ci vedrà, finalmente, tutti seduti attorno allo stesso tavolo”.
A stretto giro di posta la replica del ministro
Non si fa attendere la risposta del ministro che in un comunicato dichiara senza troppi giri di parole: “La situazione del Tavolo Roma sta rapidamente superando la soglia del ridicolo. Dal 21 settembre scorso – giorno in cui abbiamo inviato la prima lettera per l’avvio del Tavolo – cerco di parlare con la Sindaca di Roma in merito al lavoro preliminare da svolgere in vista della riunione fissata il 17 ottobre, prima data utile nella sua agenda, alla quale tutti gli altri partecipanti hanno dovuto adattarsi. Ad oggi non sono riuscito ad avere un contatto diverso da un sms di circostanza; continuo però a ricevere lettere sconclusionate sui più vari argomenti. Mentre tutte le altre Istituzioni, a partire dalla Regione e dalle Associazioni si sono immediatamente attivate mettendo a disposizione idee, progetti, staff e tecnici, l’unico riferimento individuato dalla Sindaca è il suo Portavoce. A questo punto ritengo urgente incontrare la Sindaca nelle prossime 48 ore per verificare la reale disponibilità a proseguire nel percorso individuato con il Tavolo”.
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