Infiltrazioni della ‘ndrangheta in Lombardia, 21 arresti in carcere, 3 ai domiciliari e 3 interdittive. Arrestato il sindaco di Seregno (Monza)

Infiltrazioni della ‘ndrangheta in Lombardia, 21 arresti in carcere, 3 ai domiciliari e 3 interdittive. Arrestato il sindaco di Seregno (Monza)
Vasta operazione, all’alba di questo martedì 26 settembre, di contrasto alla ‘ndrangheta condotta dai carabinieri del Comando Provinciale di Milano, in esecuzione di 3 provvedimenti applicativi di misure cautelari personali emessi nei confronti di 27 soggetti dal gip del Tribunale di Milano, Marco Del Vecchio, su richiesta dei magistrati Ilda Boccassini, Alessandra Dolci e Sara Ombra della locale Procura Distrettuale Antimafia, e dal gip del Tribunale di Monza, Pierangela Renda, su richiesta dei magistrati Luisa Zanetti, Salvatore Bellomo e Alessandra Rizzo della Procura della Repubblica di Monza. I destinatari delle misure cautelari (21 in carcere, 3 agli arresti domiciliari e 3 misure interdittive della sospensione dall’esercizio di un pubblico ufficio o servizio), spiegano i carabinieri, sono ritenuti responsabili a vario titolo di associazione di tipo mafioso, estorsione, detenzione e porto abusivo di armi, lesioni, danneggiamento (tutti aggravati dal metodo mafioso), associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, corruzione per un atto d’ufficio, abuso d’ufficio, rivelazione e utilizzazione di segreti d’ufficio e favoreggiamento personale.
Tra gli arrestati c’è anche il sindaco di Seregno (Monza) Edoardo Mazza, di Forza Italia. Mazza, ai domiciliari, è accusato di corruzione: secondo gli inquirenti avrebbe favorito un imprenditore vicino alla ‘ndrangheta. L’attività trae origine dagli approfondimenti avviati nel 2015 dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Milano sui noti summit di ‘ndrangheta tenutisi a Legnano (MI) e a Paderno Dugnano (MI), già oggetto di indagini nell’ambito dell’operazione “Infinito”. L’investigazione – spiegano nel dettaglio i carabinieri – ha consentito di identificare gli elementi di vertice della locale di Limbiate (MB) e di individuare un sodalizio dedito al traffico di ingenti quantitativi di cocaina, con base nel comasco, composto prevalentemente da soggetti originari di San Luca (RC), legati a cosche di ‘ndrangheta di notevole spessore criminale.Nel corso delle investigazioni è inoltre emersa la figura di un affermato imprenditore edile di Seregno (MB), che intratteneva rapporti con importanti esponenti del mondo politico e coltivava frequentazioni, rapporti e scambi reciproci di favori con esponenti della criminalità organizzata, a cui chiedeva interventi vari per raggiungere i suoi scopi. In tale contesto, in particolare, è stato altresì accertato il ruolo determinante avuto dall’uomo d’affari nell’elezione dell’attuale sindaco di Seregno, Mazza, facendo emergere come l’intercessione fosse legata al proprio interesse di ottenere, da parte degli organi istituzionali dei quali sosteneva la candidatura, la convenzione per realizzare un supermercato nel territorio comunale.
 
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