Federconsumatori. Vaccini, le famiglie hanno diritto ad avere indicazioni chiare, assistenza medica efficace e tempi sufficienti ad adempiere ai propri obblighi. Le regole Regione per Regione

Federconsumatori. Vaccini, le famiglie hanno diritto ad avere indicazioni chiare, assistenza medica efficace e tempi sufficienti ad adempiere ai propri obblighi. Le regole Regione per Regione

Le difficoltà che stanno affrontando le famiglie in relazione all’obbligo di vaccinazione per l’iscrizione nelle scuole è, purtroppo, la dimostrazione dei ritardi esistenti nel sistema sanitario del nostro Paese. La vaccinazione è fondamentale e si tratta di uno strumento di prevenzione indispensabile per garantire la salute pubblica. In tal senso il Decreto convertito in Legge lo scorso 28 luglio prevede il divieto di accesso alle scuole per i bambini tra gli 0 e i 6 anni non vaccinati, mentre dai 6 ai 16 anni i genitori dei ragazzi privi di vaccinazione verranno sottoposti a multe fino a 500 euro. Da fine luglio le ASL avrebbero dovuto organizzarsi, adottando misure straordinarie per rispondere alla largamente prevedibile domanda di vaccinazioni. Questo in molti casi non è avvenuto e le famiglie, all’avvio del nuovo anno scolastico, manifestano forte preoccupazione e grande disagio: in alcune regioni è difficile mettersi in contatto con l’ASL per prendere l’appuntamento per la vaccinazione.

Nel frattempo, il Ministero della Salute ha dato l’annuncio di una imminente circolare che dovrebbe tamponare, temporaneamente, i ritardi registrati, chiarendo le modalità di iscrizione a scuola qualora non si sia ancora riusciti ad effettuare le vaccinazioni. I genitori dei bambini che frequentano nidi o scuole dell’infanzia avranno tempo fino al 10 settembre per presentare la prenotazione all’Asl o, almeno, la dimostrazione della richiesta di vaccinazione o un’autocertificazione. In quest’ultimo caso, però, sarà obbligatorio mettersi in regola, presentando la documentazione e il libretto di vaccinazione entro il 10 marzo 2018. Per quanto riguarda invece la scuola dell’obbligo, la scadenza per presentare la dimostrazione di avvenuta richiesta di vaccinazione o l’autocertificazione slitta al 31 di ottobre. Ad accrescere la complessità di questa vicenda si aggiungono le decisioni assunte ed i criteri fissati a livello regionale, tra proroghe e, nei casi più virtuosi, la programmazione di appuntamenti d’ufficio.

ABRUZZO

L’Ufficio scolastico regionale non ha accettato la proposta di inviare alle Asl i nominativi degli iscritti per procedere alle verifiche dirette quindi al momento non risultano attivi provvedimenti per semplificare le procedure stabilite dalla normativa nazionale.

BASILICATA

La Regione sta contattando esclusivamente le famiglie inadempienti: nelle comunicazioni si invitano i genitori dei bambini che non abbiano effettuato tutti i vaccini a presentarsi presso le Asl per fissare un appuntamento e regolarizzare così la posizione del minore. Le famiglie dei bambini che sono stati sottoposti a tutti i vaccini previsti devono solo compilare l’autocertificazione e consegnarla agli istituti scolastici.

CALABRIA

Al momento la Regione non ha adottato provvedimenti per semplificare le procedure stabilite dalla normativa nazionale, tuttavia si sta lavorando ad un accordo che preveda la trasmissione alle Asl da parte dell’Ufficio scolastico regionale degli elenchi degli iscritti a ciascun istituto scolastico, in modo che le Aziende sanitarie possano effettuare le opportune verifiche.

CAMPANIA

Per attestare la regolarità della propria posizione le famiglie possono presentare agli istituti scolastici il libretto delle vaccinazioni o firmare un’autocertificazione. I dirigenti scolastici devono trasmettere l’elenco contenente i dati degli iscritti alle Asl, che verificheranno la posizione di ciascun minore e contatteranno le famiglie dei bambini non vaccinati. I dati verranno archiviati nell’anagrafe regionale dei vaccini.

EMILIA ROMAGNA

Le Asl stanno inviando alle famiglie la documentazione attestante  le avvenute vaccinazioni, mentre i genitori dei bambini non in regola stanno ricevendo le convocazioni contenenti gli appuntamenti per il completamento dell’iter. In entrambi i casi i documenti in questione devono essere consegnati agli istituti scolastici, evitando così la presentazione dell’autocertificazione. Se non si riceve alcuna comunicazione da parte della Asl, è comunque possibile presentare l’autocertificazione.

FRIULI VENEZIA GIULIA

Le famiglie dei bambini che hanno effettuato tutti i vaccini devono semplicemente presentare l’autocertificazione mentre chi deve ancora completare l’iter vaccinale può presentare un’autodichiarazione (il modulo è disponibile sul sito web della Regione) o telefonare al numero dedicato esprimendo formale richiesta di vaccinazione all’Azienda sanitaria.

LAZIO

Gli istituti scolastici trasmettono gli elenchi degli iscritti alle Asl di competenza: queste ultime valutano la regolarità della situazione vaccinale di ciascun minore, attivano le procedure previste per l’eventuale recupero del gap vaccinale e inviano i certificati direttamente alla scuole. Le famiglie possono sottoscrivere un’autocertificazione con cui dichiarano di essere in regola con l’obbligo vaccinale o in cui esprimono la volontà di mettersi in regola secondo i tempi previsti dalla legge.

LIGURIA

Entro il 10 settembre le Asl contatteranno i genitori dei bambini di età inferiore ai 6 anni, inviando una attestazione di conformità alle famiglie dei minori che abbiano effettuato tutti i vaccini obbligatori e trasmettendo invece alle famiglie che risultino inadempienti una convocazione in cui si fissa un appuntamento per completare l’iter vaccinale.

LOMBARDIA

La Regione ha concesso 40 giorni di proroga per mettersi in regola con l’obbligo vaccinale rispetto ai tempi previsti dal Decreto, consentendo così anche ai bambini non vaccinati di età inferiore a 6 anni di iscriversi a scuola. Entro 10 giorni dall’inizio della frequenza gli asili nido dovranno comunicare alle Asl i nominativi dei bambini che risultano in regola con l’obbligo vaccinale: le famiglie dei minori che non hanno effettuato tutti i vaccini verranno convocate entro 15 giorni e entro altri 15 dovranno completare l’iter. In caso contrario, scatterà l’esclusione prevista dalla legge nazionale.

MARCHE

I Servizi vaccinali dell’Azienda sanitaria unica contatteranno le famiglie dei bambini che non hanno effettuato tutti i vaccini, esortandole a completare l’iter prima dell’avvio dell’anno scolastico. Unitamente alla lettera viene trasmesso anche un modulo in cui si dichiara la volontà di adempiere all’obbligo vaccinale da consegnare alla scuola. Le famiglie che invece sono in regola non riceveranno alcuna comunicazione e devono solo compilare e consegnare l’autocertificazione.

MOLISE

Al momento la Regione non ha adottato provvedimenti per semplificare le procedure stabilite dalla normativa nazionale.

PIEMONTE

Le Asl hanno inviato alle famiglie dei bambini che non risultano in regola le lettere di convocazione per effettuare i vaccini mancanti. Dopo aver ricevuto la comunicazione della Asl, in cui sono riportati data e orario dell’appuntamento per i vaccini non ancora somministrati, i genitori devono consegnare alla struttura scolastica l’attestazione di volontà di aderire all’invito della ASL (il modulo viene trasmesso unitamente alla lettera di convocazione). Le famiglie che non hanno ricevuto alcuna comunicazione devono sottoscrivere l’autocertificazione (il modello è disponibile sul sito web della Regione) in cui si dichiara che il minore è in regola con le vaccinazioni. Entro il 15 novembre gli istituti scolastici trasmetteranno copia delle attestazioni per le opportune verifiche e comunicheranno alle Asl eventuali nominativi dei bambini le cui famiglie non hanno presentato alcuna documentazione e che quindi verranno ritenute non in regola.

PUGLIA

Gli istituti scolastici trasmettono l’elenco degli iscritti alla Regione, che incrocia i dati con quelli dell’anagrafe vaccinale delle Asl. Dopo aver verificato la posizione di ciascun minore, gli elenchi vengono nuovamente inviati alle scuole e ogni nominativo viene evidenziato con un colore che indica il rispetto (o meno) dell’obbligo vaccinale: verde per chi ha completato l’iter, giallo per chi deve ancora effettuare uno o più vaccini, rosso per i minori che non hanno effettuato nessun vaccino. Le lettere di sollecito alle famiglie inadempienti vengono trasmesse dalla Regione.

SARDEGNA

Al momento la Regione non ha adottato provvedimenti per semplificare le procedure stabilite dalla normativa nazionale.

SICILIA

Gli istituti scolastici trasmettono l’elenco degli iscritti alle Asp, che verificano la regolarità di ciascuna posizione. Le famiglie dei minori non vaccinati ricevono una convocazione per effettuare la vaccinazione. Qualora la famiglia non si presenti all’ appuntamento, prima di procedere alle sanzioni amministrative verrà disposta una visita domiciliare. Le Asp trasmetteranno poi alle scuole gli elenchi dei bambini non vaccinati.

TOSCANA

Il 24 agosto è stato sottoscritto un accordo tra Anci e Ufficio scolastico regionale in cui si stabilisce che gli istituti scolastici trasmetteranno gli elenchi degli iscritti alle Asl, che verificheranno poi se ciascun bambino è effettivamente in regola con l’obbligo vaccinale. Le stesse Asl contatteranno poi solo i genitori dei minori che non abbiano effettuato tutti i vaccini, mentre le famiglie che sono in regola non devono fare nulla.

TRENTINO-ALTO ADIGE

La Asl sta inviando alle famiglie dei bambini le lettere contenenti l’elenco dei vaccini effettuati e di quelli eventualmente mancanti. L’appuntamento definitivo per regolarizzare la posizione di chi risulta inadempiente verrà comunicato nei prossimi mesi. La lettera è valida per l’iscrizione a scuole e asili anche se l’iter vaccinale non è stato ancora completato. Entro 10 giorni gli istituti scolastici devono segnalare alla Asl i nominativi dei bambini le cui famiglie non hanno prodotto alcuna documentazione. Nel 2017/18 si applicheranno le disposizioni transitorie, quindi i bambini hanno comunque diritto di frequenza per l’anno scolastico che sta per iniziare.

UMBRIA

Le Usl dell’Umbria stanno inviando alle famiglie di bambini e ragazzi di età inferiore a 16 anni i certificati di adempienza vaccinale da presentare agli istituti scolastici. Le comunicazioni verranno trasmesse entro il 10 settembre ai bambini fino a 6 anni e entro il 31 ottobre ai ragazzi fino a 16 anni.

VALLE D’AOSTA

I genitori dei bambini di età inferiore ai 6 anni che risultano in regola con l’obbligo vaccinale ricevono via posta l’attestazione di conformità della Ausl che consente l’iscrizione a scuola e che deve essere presentata in alternativa alla dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà. I dati presi in considerazione sono aggiornati al 22 agosto: qualora la prenotazione o le vaccinazioni siano state fatte successivamente, i genitori possono comunicarlo compilando un’autodichiarazione disponibile sul sito web della Ausl. Le famiglie dei minori che non hanno effettuato tutti i vaccini obbligatori vengono invece sollecitati dalla Usl a contattare il servizio vaccinale di riferimento per regolarizzare la propria posizione. I bambini e i ragazzi di età compresa tra 6 e 16 anni riceveranno via posta l’attestazione vaccinale di conformità nelle prossime settimane.

VENETO

Le Asl hanno inviato dei semplici promemoria in cui le famiglie vengono invitate a presentare l’autocertificazione nel caso in cui siano in regola con l’obbligo vaccinale o a ritirare i certificati vaccinali presso le Asl. La Regione ha presentato un ricorso alla Corte Costituzionale contro il Decreto Vaccini, chiedendo una sospensiva dell’obbligo stabilito dalla normativa vigente.

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