Rientrate in Italia le vittime italiane della strage di Barcellona

Rientrate in Italia le vittime italiane della strage di Barcellona

Un lungo abbraccio tra la sorella di Luca Russo, Chiara, e la moglie di Bruno Gulotta, Martina, ha posto fine al mesto viaggio di ritorno dei due nostri connazionali assassinati a Barcellona nel corso dell’attacco islamista. Il volo dell’Aeronautica militare che ha riportato a casa i corpi delle due vittime dell’attentato terroristico di Barcellona, è arrivato nella mattinata di martedì. A scendere dalla scaletta dell’aereo a Verona per primi sono stati i due figli di Bruno Gulotta, usciti miracolosamente illesi dall’attentato sulla Rambla. Il velivolo messo a disposizione dal Governo è atterrato alle pochi minuti prima di mezzogiorno all’aeroporto militare di Villafranca (Verona). I feretri di Luca Russo e Bruno Gulotta sono stati accolti dalle autorità regionali e comunali e dai parenti più stretti.

Le vittime dell’attacco a Barcellona erano state accolte dal Capo dello Stato, Sergio Mattarela, nell’area militare dello scalo di Ciampino, alle 24 di ieri. Alle 00.35 i due carri funebri si sono fermati a una decina di metri dall’ingresso della sala di rappresentanza, dove il cappellano militare, don Salvo Nicotra, li ha benedetti. Quindi si è avvicinato il capo dello Stato, Sergio Mattarella, rimanendo in piedi a qualche metro di distanza in raccoglimento. Poi, in un clima di profondo ma composto dolore, è stata la volta, a turno, dei familiari di Russo e Gulotta. Alcuni si sono avvicinati ai feretri e li hanno accarezzati.  I carri funebri hanno poi lasciato lo scalo romano diretti al policlinico Gemelli dove l’autorità giudiziaria, in accordo con le famiglie, ha deciso di non far svolgere ai medici legali l’autopsia, ma di procedere solo con una meno invasiva Tac, che comunque evidenzierà le cause del decesso.  

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