
Nella nona e penultima giornata dei Campionati del Mondo di Londra succede l’incredibile: Usain Bolt si infortuna nella finale della 4×100 e si ferma a metà rettilineo nell’ultima gara della carriera, regalando così l’oro alla Gran Bretagna in 37.47 sugli USA (37.52) e sul Giappone (38.04). Nell’ultima gara della carriera quindi, il campione giamaicano non è riuscito a vincere la sua 20esima medaglia d’oro con cui sperava di chiudere la sua carriera ma si è infortunato al retrocoscia sinistro mentre correva l’ultima frazione della finale della 4×100. Si è accasciato e chiesto soccorso. Usain Bolt, poche ore dopo, ha dato notizie di sé tramite il suo account Snapchat, mentre a petto in giù viene trattato sul lettino di un fisioterapista. “Non era certo questo il modo col quale avrei voluto dirvi addio – dice rivolgendosi ai propri fans -. Ho dato tutto, in pista. Ho dato tutto me stesso, come sempre. Mi spiace non essere nemmeno riuscito a salutarvi, ma sarò allo stadio domani e mi farò vedere”.
I compagni di staffetta, però, se la sono presa con gli organizzatori visto che la finale è stata posticipata di dieci minuti per consentire la premiazione dei 5000 metri e la finale dell’alto. “Penso che ci abbiano trattenuto troppo a lungo nella call room – racconta Yohan Blake, terzo staffettista – Usain era ancora freddo, lui stesso mi ha detto: ‘Yohan, penso sia una cosa folle’. Abbiamo aspettato 40 minuti, abbiamo continuato a scaldarci e ad aspettare. E vedere una vera leggenda, un vero campione andare là fuori e soffrire cosi’…”. “E’ stato ridicolo – gli fa eco Omar McLeod, iridato nei 110hs e altro staffettista giamaicano – Siamo stati ad aspettare fuori per 45 minuti, ho bevuto quasi due bottiglie d’acqua”. Per Bolt la solidarietà dell’eterno rivale Justin Gatlin, che non sembra però credere a un ritiro definitivo del giamaicano. “Dal 2008 ad oggi ha fatto delle cose incredibili e non sarà questa serata a definire chi è. Ha fatto un tour d’addio, ci siamo tolti il cappello davanti a lui e speriamo stia meglio. Ma fra un anno o due tornerà e sarà pronto. Ama questo sport, ama i tifosi e i tifosi amano lui, non è qualcosa che puoi mettere da parte così facilmente”. Anche Gatlin concorda con gli staffettisti giamaicani per l’attesa troppo lunga: “credo che questo abbia influito. Conoscendolo, Usain si fa sempre trovare pronto, è molto raro vederlo infortunarsi al momento di gareggiare”.
- Coordinamento per la democrazia costituzionale. Il 25 settembre tutte e tutti alle urne. L’appello - 22 Settembre 2022
- Osservatorio sulla transizione ecologica-Pnrr. Draghi convochi con urgenza una conferenza energia/clima - 19 Maggio 2022
- Costituito il Comitato per il NO ai referendum sulla giustizia - 20 Aprile 2022