
Si sta ancora cercando di chiarire cosa sia successo questa notte e cosa abbia scatenato la lite davanti al presidio umanitario della Croce Rossa di Roma in via del Frantoio, nel popolare quartiere del Tiburtino di Roma. Da una prima ricostruzione sembrerebbe che un gruppo di bambini, tra questi anche alcuni adolescenti, abbiano insultato un 40enne eritreo il quale avrebbe reagito lanciando alcuni sassi verso di loro senza colpirli. A distanza di oltre due ore la reazione della madre di uno dei ragazzi italiani che sarebbe tornata in zona chiedendo aiuto a 50 residenti, scatenando un scontro finito con il 40enne accoltellato alla schiena. Ricoverato in ospedale, non è in pericolo di vita. L’uomo, secondo le verifiche fatte dai carabinieri non risiedeva nel centro, sistemazione temporanea per circa 80 persone, da dove era stato espulso recentemente per il suo comportamento ai limiti. Smentita anche la denuncia fatta da una donna che secondo una sua ricostruzione (smentita anche dai volontari della Cri che hanno la gestione diretta del presidio ndr) avrebbe subito l’aggressione di un gruppo di 50 persone all’interno della struttura.
La Cri getta acqua sul fuoco: “La vittima non è ospite del centro. Nessuna persona sequestrata”
L’attacco, di fatto, è stato smentito dagli operatori umanitari, e la posizione ufficiale è espressa in questa nota: “Quanto è accaduto questa notte al Tiburtino è sintomo di una situazione di tensione. Siamo preoccupati per la pacifica convivenza di tutti. Il fatto che circolino notizie varie e spesso infondate è il segnale che non si vuole stare alla realtà dei fatti. Una realtà è che la persona eritrea ferita non è ospite del Presidio Umanitario dalla fine di luglio scorso ma è attualmente inserito nel programma di relocation ospite del CAS Staderini. Un altro dato di fatto è che non ci sono state persone ‘sequestrate’ e che la tensione per fortuna non ha prodotto gravi conseguenze. Noi siamo disponibili a prendere tutti i provvedimenti necessari qualora si accertassero fatti diversi, ma al momento possiamo confermare che dal Presidio non è partita alcuna forma di aggressione. Siamo disponibili come sempre nei confronti della popolazione residente e auspichiamo che lo siano anche le Istituzioni del territorio. Da subito ieri sera ci siamo messi in contatto con le Forze dell’Ordine e attendiamo la conclusione delle indagini”.
Il Pd alza i toni della polemica contro il M5S: “Hanno minimizzato la nostra denuncia, poi…”
“I fatti accaduti questa notte al Tiburtino III testimoniano la delicata situazione dell’accoglienza a Roma. Solo ieri in Commissione Politiche Sociali la maggioranza M5S minimizzava la denuncia del Partito Democratico sull’assenza del Campidoglio nello sgombero di via Curtatone. Il tema continua ad essere più che mai serio e preoccupante. E allora, di fronte a questi nuovi fatti, ci chiediamo cosa stia facendo il Campidoglio per gestire l’accoglienza, se e come stia collaborando con le altre Istituzioni. Forse sarebbe stato meglio approvare già ieri la proposta del PD di istituire una cabina di regia per coordinare le istituzioni e rafforzare il sistema di accoglienza diffuso per rifugiati e richiedenti asilo. Il tutto invece è stato rimandato per l’assenza dell’assessora Baldassarre. Le nostre proposte ci sono e sono concrete, anche su un tema delicato come quello dell’accoglienza dei migranti, che se non affrontato con responsabilità rischia di diventare un’emergenza per i romani. Ma assistiamo invece attoniti a una maggioranza latitante e a continui rinvii e scaricabarili che non fanno il bene della città”.
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